MacOS Tahoe segna l’addio definitivo ai Mac Intel

L'ultima versione del sistema operativo MacOS disponibile per i dispositivi x86 sarà anche il simbolo di una nuova era Apple

MacOS

Apple ha annunciato ufficialmente che MacOS Tahoe sarà l’ultima grande versione del sistema operativo disponibile per i computer dotati di chip Intel. A comunicarlo è stato Matthew Firlik, dirigente Apple, durante il keynote “Platforms State of the Union”. Dopo l’autunno, i Mac con architettura Intel non riceveranno più aggiornamenti funzionali. L’unico supporto che resterà attivo sarà quello legato alla sicurezza. Quest’ ultima continuerà per tre anni, proprio come confermato dalla portavoce Lauren Klug.

MacOS Tahoe: una trasformazione cominciata nel 2020, completata nel 2023

Il messaggio di Apple è inequivocabile. Il futuro dell’intera piattaforma MacOS è legato esclusivamente ad AppleSilicon. L’azienda ha infatti sottolineato come la propria architettura, basata su chip progettati internamente, consenta livelli di innovazione e ottimizzazione irraggiungibili con l’hardware Intel. Gli sviluppatori sono stati quindi invitati a migrare le proprie app verso questa nuova infrastruttura, un invito che suona più come una direttiva. Insomma Cupertino non intende più destinare risorse a supportare due mondi diversi. L’unico obiettivo è quello di fornire massima integrazione tra hardware e software, in un unico ecosistema.

Il percorso verso l’abbandono dei processori Intel non è una novità. È iniziato cinque anni fa, con il lancio del MacBook Air dotato di chip M1, e si è concluso nel 2023, con il rilascio del MacPro basato su Apple Silicon. Da allora, tutti i nuovi Mac utilizzano esclusivamente processori progettati a Cupertino, ispirati all’architettura ARM. I modelli Intel sono ormai marginali. Solo due di essi, MacBook Pro 16” del 2019 e MacBook-Pro 13” del 2020, potranno installare MacOS Tahoe. Nessuno di questi però riceverà aggiornamenti futuri.

Il nuovo sistema operativo introduce anche novità grafiche e funzionali importanti. L’interfaccia “Liquid Glass”, già vista su iOS 26 e iPadOS26, punta su trasparenze e superfici reattive alla luce. Arrivano anche Spotlight migliorato, una versione desktop dell’app Telefono e le Live Activities sincronizzate con iPhone. Molte di queste funzionalità però saranno limitate ai dispositivi con chip Apple.

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