Google ha annunciato un’importante modifica ai limiti di utilizzo del suo modello di intelligenza artificiale più avanzato, Gemini 2.5 Pro, nell’ambito del piano Google AI Pro. Dopo le segnalazioni da parte di numerosi utenti che avevano raggiunto troppo rapidamente la soglia massima giornaliera, l’azienda ha deciso di raddoppiare il limite di query giornaliere per gli abbonati al piano da 20 dollari al mese.
A confermarlo è stato Josh Woodward, vicepresidente di Google, che ha spiegato come la decisione sia nata proprio grazie al riscontro diretto della community: “Grazie per averci scritto e per aver usato così tanto il modello”, ha dichiarato in un post pubblico. Il limite passa quindi da 50 a 100 interrogazioni giornaliere, rendendo l’utilizzo di Gemini 2.5 Pro meno frustrante per chi ha scelto di pagare l’abbonamento.
Una differenziazione sempre più marcata tra utenti free e a pagamento
La mossa rientra in una strategia chiara da parte di Google: distinguere in modo più netto le funzionalità riservate agli utenti gratuiti e a quelli paganti. Infatti, mentre chi utilizza Gemini 2.5 Pro in modalità gratuita ha accesso limitato e una finestra contestuale ridotta, chi sottoscrive l’abbonamento Google AI Pro può ora sfruttare una maggior potenza di calcolo, accesso esteso a funzioni di ricerca approfondita, competenze avanzate di ragionamento, oltre a una gestione superiore di codice e calcoli matematici complessi.
Il piano AI Pro, che fa parte della suite Google One AI Premium e include l’integrazione di Gemini nelle app di Workspace, garantisce anche accesso a strumenti come Veo 3 e uno spazio di archiviazione aggiuntivo su cloud. Per chi desidera ancora di più, resta disponibile il piano superiore AI Ultra, con un costo mensile ben più elevato di 250 dollari, riservato a casi d’uso professionali.
Una risposta agli utenti più esigenti
Secondo quanto riportato da 9to5Google, le recenti limitazioni imposte nel mese di maggio avevano causato un forte incremento di segnalazioni da parte degli utenti più attivi. L’aumento del limite rappresenta quindi un adeguamento pragmatico alla realtà d’uso e punta a migliorare l’esperienza degli abbonati paganti, soprattutto rispetto a chi accede a Gemini tramite promozioni legate all’acquisto dei dispositivi Pixel.
Con questa modifica, Google rafforza la sua offerta a pagamento, cercando di mantenere competitiva la proposta rispetto ad altre piattaforme AI. Il raddoppio del numero di query giornaliere potrebbe risultare determinante per chi utilizza intensivamente Gemini per scrivere codice, risolvere problemi o svolgere analisi complesse.