Streaming Community: ecco le motivazioni del blocco

Di recente, è arrivato un blocco definitivo per Streaming Community. Il FAPAV spiega il percorso seguito per arrivare al blocco.

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Di recente, è arrivata una notizia importante per la lotta alla pirateria. La piattaforma Streaming Community, nota per la diffusione illecita di film e serie TV, è stata oscurata. Ciò grazie a un’importante operazione delle autorità. A differenza degli interventi passati, che spesso si limitavano a blocchi temporanei aggirati facilmente con un cambio di dominio, l’azione attuale è più profonda. Supportata da un’indagine giudiziaria che impedisce al sito di riemergere sotto altri nomi. A chiarire le circostanze è intervenuta anche la FAPAV (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali). Quest’ultima ha voluto specificare come il provvedimento non sia collegato alla piattaforma Piracy Shield, ma è frutto di un’azione autonoma e tempestiva su richiesta dei titolari dei diritti. Piracy Shield, infatti, al momento è operativa solo nel contrasto alla trasmissione non autorizzata di eventi sportivi in diretta, entro un limite di 30 minuti dalla messa online.

Arriva il blocco definitivo per Streaming Community

Federico Bagnoli Rossi, presidente della FAPAV, ha ribadito l’importanza dell’operazione. Oltre che l’impegno continuo dell’associazione nella tutela dei contenuti protetti da copyright. Inoltre, ha ricordato che è stata avanzata la richiesta di ampliare il raggio d’azione di Piracy Shield anche al settore dell’intrattenimento cinematografico e seriale. A tal proposito, l’AGCOM ha già avviato una consultazione pubblica che mira proprio a favorire tale ampliamento, come previsto anche dalla Legge 93/2023.

Il blocco di Streaming Community rappresenta un segnale forte e simbolico contro la pirateria online. Un fenomeno che ogni anno causa danni economici rilevanti al settore audiovisivo italiano. Inoltre, limita le opportunità professionali. Nel corso dell’anno, la FAPAV presenterà una nuova ricerca che evidenzierà l’attuale stato della pirateria nel nostro Paese. Evidenziando l’urgenza di misure più efficaci e coordinate per arginare il fenomeno. Bagnoli Rossi ha concluso sottolineando come la pirateria non sia solo un problema legale, ma anche culturale, che richiede consapevolezza e collaborazione.

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