App Store: vendite pari a 400 miliardi di dollari negli USA

Secondo stime recenti, negli Stati Uniti, App Store di Apple ha registrato vendite dal valore di 400 miliardi di dollari.

App Store

Negli Stati Uniti, l’App Store ha raggiunto un traguardo importante nel 2024. L’ecosistema di Apple ha registrato vendite e ricavi complessivi per gli sviluppatori pari a 406 miliardi di dollari. A rivelarlo è uno studio congiunto condotto dal professor Andrey Fradkin della Boston University Questrom School of Business e dall’economista Jessica Burley del gruppo Analysis Group. Se si considera che nel 2019 il totale si fermava a 142 miliardi di dollari, il balzo in avanti è evidente. Da sottolineare, inoltre, che oltre il 90% degli importi incassati dagli sviluppatori non ha comportato commissioni per Apple. A conferma del supporto concreto fornito alle realtà di sviluppo.

Apple: i traguardi raggiunti dal suo App Store

L’analisi evidenzia come, negli ultimi cinque anni, il guadagno complessivo dei creatori di applicazioni è più che raddoppiato. Il segmento che ha visto la crescita più marcata è quello dei piccoli sviluppatori. Le loro entrate, infatti, sono aumentate del 76%. Tale risultato è soprattutto merito delle iniziative di Apple. Come il programma App Store Small Business, che offre sconti sulle commissioni e strumenti dedicati per favorire le startup e le realtà indipendenti.

Lo studio suddivide i ricavi in tre categorie principali. La fetta più consistente (277 miliardi di dollari) proviene da vendite di beni fisici e servizi correlati. Un ambito che include, per esempio, le app dedicate alla consegna di cibo o alla gestione di ordini retail. Ci sono poi 75 miliardi di dollari generati dalla pubblicità in-app, grazie a un ecosistema di annunci sempre più sofisticato. E, infine, 53 miliardi di dollari dovuti alla vendita di beni e servizi digitali. Come abbonamenti a contenuti streaming o acquisti in-app.

Tra le categorie che garantiscono un maggiore profitto per gli sviluppatori americani emergono le app di gaming, quelle orientate alla produttività, i servizi educativi e le soluzioni business. Il richiamo globale dell’App Store viene enfatizzato anche dal fatto che gli sviluppatori statunitensi hanno la possibilità di commercializzare le proprie app in ben 175 Paesi e regioni. In 170 di tali mercati locali, applicazioni “made in USA” compaiono sistematicamente tra le prime cinque posizioni delle classifiche. Un dato che conferma la popolarità internazionale delle soluzioni sviluppate negli Stati Uniti.

Interventi continui proposti da Cupertino

Non ci sono solo opzioni digitali. Gli sviluppatori possono partecipare a incontri “Meet with Apple” sia online sia in presenza. Inoltre, è possibile frequentare percorsi di formazione presso l’Apple Developer Center. Qui sono disponibili oltre 250.000 API. Ulteriori risorse, come Pathways e gli Apple Developer Forums, favoriscono la collaborazione e lo scambio di conoscenze all’interno della community.

E non è tutto. Apple sottolinea il proprio impegno anche a garantire un ambiente sicuro e affidabile. Nel solo 2024, l’azienda ha respinto circa 1,9 milioni di app non conformi alle linee guida. Inoltre, negli ultimi cinque anni ha bloccato transazioni fraudolente per un valore che supera i 9 miliardi di dollari. Inoltre, l’azienda continua a potenziare costantemente gli strumenti a disposizione degli sviluppatori. A tal proposito, App Store Connect, StoreKit e App Analytics sono solo alcuni degli strumenti già attivi.

Infine, Apple ribadisce l’impatto occupazionale generato nel Paese. L’azienda calcola che, tra i propri dipendenti diretti, gli addetti presso fornitori e produttori locali e l’indotto creato dagli sviluppatori di app iOS, siano oltre 2,9 milioni i posti di lavoro supportati negli Stati Uniti. Un dato che testimonia come l’App Store non sia soltanto un marketplace di app, ma un vero e proprio ecosistema economico.

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