Immagina un aereo gigantesco, con un’apertura alare da record (117 metri, tanto per capirci: più di un campo da calcio), che decolla tranquillo dalla costa californiana. Sotto una delle sue ali, un veicolo dall’aspetto futuristico. A un certo punto, si stacca. Cade? No: accelera. E non poco. In pochi istanti, supera Mach 5, cioè più di cinque volte la velocità del suono. È così che Stratolaunch ha testato — e per ben due volte — il suo veicolo Talon-A2.
Talon-A2 di Stratolaunch: l’ipersonico che rivoluziona l’aerospazio
Il primo volo è avvenuto a dicembre 2024, il secondo lo scorso marzo, e i risultati sono stati a dir poco entusiasmanti: non solo velocità folli, ma anche un ottimo controllo durante il volo e la possibilità di recuperare tutto senza danni. Un bel vantaggio, soprattutto se pensi che stiamo parlando di un mezzo pensato per missioni delicate, in ambito militare e scientifico.
A bordo del Talon-A2, tra l’altro, c’era un pezzo di tecnologia firmato Northrop Grumman: un sistema di navigazione inerziale pensato per resistere al calore e alle sollecitazioni estreme delle alte velocità. Non è roba da poco. Il tutto fa parte del programma MACH-TB, sviluppato insieme al Dipartimento della Difesa USA per portare avanti i test su tecnologie ipersoniche di nuova generazione.
Stratolaunch, per chi non la conoscesse, è un’azienda fondata nel 2011 da Paul Allen (sì, proprio il cofondatore di Microsoft), che inizialmente puntava a lanciare satelliti. Dopo la sua morte, l’azienda ha cambiato rotta e ha scelto di concentrarsi sull’ipersonico — un settore oggi considerato strategico, non solo dagli Stati Uniti ma anche da potenze come Cina e Russia.
E i test del Talon-A2 non sono gli unici in corso: anche Rocket Lab, con il suo HASTE, sta facendo qualcosa di simile, stavolta dalla costa est. Ma il messaggio è chiaro: la corsa all’ipersonico è partita sul serio, e Stratolaunch vuole giocare da protagonista.