Con un passato da protagonista nel mondo dei servizi finanziari digitali, Revolut punta ora a espandersi nel settore della telefonia mobile. Il debutto avverrà inizialmente nel Regno Unito e in Germania, ma l’obiettivo è chiaro fin da subito. L’ azienda si propone di offrire una rete globale partendo da una base solida e altamente digitalizzata.
L’annuncio è arrivato con una proposta particolarmente allettante. Ovvero l’ offerta di un piano mobile con chiamate, SMS e traffico dati illimitati, con inclusi 20GB in roaming utilizzabili sia in Europa che negli Stati Uniti. Il tutto sarà accessibile direttamente tramite l’app ufficiale di Revolut, in cui l’utente potrà attivare il servizio in pochi passaggi. In alternativa, sarà possibile mantenere il proprio numero attuale e trasferirlo facilmente.
Un operatore virtuale per rompere gli schemi: il modello MVNO di Revolut
Tale soluzione inizialmente sarà disponibile solo per chi si iscrive alla lista d’attesa, con un costo promozionale di 12,50€ al mese. Una cifra competitiva, che potrebbe rappresentare la scelta giusta per chi cerca un servizio semplice, flessibile e integrato. Non vi sono poi vincoli contrattuali, e il numero fornito sarà locale, a conferma della volontà di offrire un servizio paragonabile a quello dei gestori più vecchi.
Revolut però non intende costruire infrastrutture proprie né diventare un operatore telefonico tradizionale. Il suo modello si basa sull’MVNO. Nel senso che intende sfruttare le reti già esistenti grazie a partnership con operatori consolidati. Un approccio che consente all’azienda di concentrarsi sull’esperienza utente, garantendo qualità e copertura senza investimenti infrastrutturali diretti.
L’integrazione tra servizi bancari e connettività rappresenta quindi il prossimo passo di un percorso che punta a rendere Revolut una piattaforma digitale completa. Uno spazio dove sarà possibile gestire denaro, viaggi e comunicazione da un’unica interfaccia. Il debutto italiano non è ancora stato fissato, ma l’espansione in nuovi mercati è già nei piani dell’azienda. Visti i precedenti, c’è da aspettarsi che l’arrivo nel nostro Paese sia solo una questione di tempo.