Direttamente da parte del Ministero dell’Interno è arrivata una nuova puntualizzazione, o meglio una circolare che va ad aggiornare il Codice della Strada. Dalla fine dell’anno scorso è la prima volta che questo viene integrato e stavolta si tratta di alcune modifiche per quanto riguarda la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La circolare numero 300/STRAD/0000011280.U/2025 arriva per chiarire alcuni aspetti che avevano generato nel passato recente diversi malumori e critiche.
Cosa cambia con la nuova circolare
Come tante persone ben sanno, bastava un semplice test che risultasse positivo alle sostanze stupefacenti per vedersi ritirata la patente. Questa regola funzionava anche nel caso in cui le sostanze fossero state assunte diverso tempo prima, anche non influendo in nessun modo sulle capacità di guida dell’automobilista. Ora però cambia tutto in quanto un semplice test positivo non risulterà più sufficiente. Le verifiche dovranno appurare che la sostanza assunta sia stata utilizzata in un periodo vicino al momento in cui il guidatore ha utilizzato il suo veicolo alterando dunque le capacità di guida.
Come verranno eseguiti i test
La circolare specifica che per accertare lo stato di alterazione sarà necessario effettuare analisi su campioni di sangue o saliva, perché sono gli unici fluidi in grado di dimostrare se la sostanza è ancora attiva. Le analisi delle urine, invece, non saranno più considerate decisive, perché possono rilevare sostanze assunte anche giorni o settimane prima.
I controlli seguiranno una procedura in due fasi: un test preliminare e, in caso di positività, un test di conferma più approfondito. Le forze dell’ordine dovranno inoltre seguire precise regole per conservare i campioni e garantire la validità dei risultati.
Un chiarimento atteso
Questa circolare arriva dopo mesi di polemiche. Il nuovo Codice della Strada aveva suscitato dubbi proprio perché puniva chi risultava positivo, anche senza essere sotto effetto delle sostanze. Ora, invece, si torna a un approccio più ragionevole, che tiene conto della reale capacità di guida del conducente.