Microrete e solare: Pittsburgh ridisegna l’energia negli aeroporti

L’aeroporto di Pittsburgh espande il suo impianto solare su una ex discarica, portando energia pulita alla città e alla rete regionale.

L’aeroporto di Pittsburgh espande il suo impianto solare su una ex discarica, portando energia pulita alla città e alla rete regionale.

Immagina di atterrare a Pittsburgh, guardare giù dal finestrino e vedere, accanto alle piste, una distesa di pannelli solari che brillano al sole. Non è fantascienza, è ciò che succederà davvero entro il 2027.

 

11.000 pannelli per l’aeroporto di Pittsburgh

L’aeroporto internazionale di Pittsburgh ha già fatto parlare di sé qualche anno fa, diventando il primo negli Stati Uniti a funzionare completamente con una microrete energetica autonoma. In pratica, produce e gestisce da solo l’energia che gli serve. Ma adesso vuole fare un passo in più – anzi, un salto.

In collaborazione con Duquesne Light Company e IMG Energy Solutions, sta per espandere in modo importante il proprio parco solare. E non in un posto qualunque: l’intervento avverrà su un terreno che un tempo era… una discarica. Esatto, un’area inutilizzata e inquinata verrà trasformata in qualcosa di utile, pulito e futuribile. Quasi 5 ettari coperti da oltre 11.000 nuovi pannelli fotovoltaici.Questo nuovo impianto porterà circa 4,7 megawatt di energia pulita in più, sufficienti per compensare ogni anno l’equivalente di 2.300 tonnellate di CO₂. In termini pratici? Come togliere dalla strada centinaia di automobili.

E non è tutto. L’energia in eccesso non resterà “bloccata” lì: entrerà nella rete elettrica regionale, contribuendo a illuminare case e negozi dell’area metropolitana di Pittsburgh. Insomma, il progetto non riguarda solo l’aeroporto, ma tutta la comunità. Per Duquesne Light Company si tratta del primo contratto di acquisto energetico a lungo termine legato a fonti rinnovabili. E anche questo è un segnale importante: le utility tradizionali stanno iniziando a investire davvero nella transizione energetica.

L’impianto andrà ad affiancare il sistema ibrido di microrete da 23 MW già attivo dal 2021, che funziona con una combinazione di solare e gas naturale. Ma i piani non finiscono qui: si parla anche di produrre carburante sostenibile per l’aviazione direttamente in loco. Come ha detto Christina Cassotis, CEO dell’aeroporto: “Stiamo massimizzando le risorse per migliorare l’intera regione”. E a giudicare da tutto questo, sembra proprio che stiano volando nella direzione giusta.

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