Apple aveva sperimentato un sistema chiamato SwitchBoard che veniva inserito all’ interno di un dispositivo che non è stato inserito all’ interno della produzione di massa. Trattandosi di un prototipo, non sono state pubblicate particolari specifiche e per questo probabilmente è rimasto un po’ nascosto. Possiamo riassumere tutte le sue caratteristiche in modo da averne una visione chiara delle sue funzionalità. Sono state raccolte un po’ di notizie sparse sul web per riassumerle e capire di più riguardo al tipo di strumento che Apple ha deciso di non pubblicare.
SwitchBoard è un NonUI, cioè un interfaccia non dedicata all’ utente ma ad ambienti di sviluppo e di test. A differenza delle UI che invece sono delle interfacce utente che ritroviamo all’ interno di iOS e macOS. Gli sviluppatori utilizzano questo sistema per testare eventuali hardware o software che andranno poi inseriti all’ interno dei dispositivi iOS. Le caratteristiche di SwitchBoard includono un’ interfaccia molto funzionale per testare le capacità del dispositivo. Inoltre troviamo tutte le tecnologie inserite da Apple all’ interno dei suoi device come Apple Intelligence o Face ID.
Apple, nuove informazioni su SwitchBoard
La prima versione di SwitchBoard risale al 2007 e l’ ultima è di quest’ anno, che contiene tutte le caratteristiche richieste ai nuovi modelli incluso il chip A19 Pro che andrà sui nuovi iPhone 17. Il sistema è caratterizzato da tre fasi che sono EVT, DVT e PVT in modo che il prototipo possa diventare un prodotto finale a tutti gli effetti. Nella fase EVT viene testato il dispositivo dal punto di vista hardware in modo da verificare se tutte le funzioni sono veramente efficaci. Vengono raccolti dati anche sul funzionamento del SoC, sulla memorie e sulle schede di rete, per tenere sotto controllo tutte le possibili variazioni di sistema. Nella fase DVT si va a verificare l’ integrazione tra hardware e software e anche le prestazioni delle release beta. Invece per la fase PVT vengono gestite le fasi di produzione del sistema in modo da renderle efficienti e funzionali.
Quindi il sistema in questione è molto utile per verificare il funzionamento degli smartphone soprattutto quanto è necessaria la massima affidabilità del prodotto finale.