Il passaggio verso un’energia pulita ha raggiunto un punto cruciale. L’impennata delle rinnovabili mette alla prova la tenuta della rete elettrica. Di fronte a una produzione intermittente, si fa urgente la necessità di tecnologie capaci di garantire continuità e affidabilità. In questo scenario, le batterie su larga scala emergono come strumenti decisivi. La capacità di assorbire energia nei momenti di eccesso e rilasciarla quando serve le rende essenziali per il funzionamento armonico del sistema. Non si tratta solo di un supporto tecnico, ma di un motore economico in grado di trasformare il settore.
La spinta del mercato e il peso della Germania per le batterie
L’industria dell’energy storage vive una fase di forte espansione. Le batterie crescono a ritmi superiori al 30% l’anno, conquistando un ruolo sempre più centrale. Eventi come ees Europe 2025 a Monaco di Baviera promettono di accendere il dibattito tra operatori e investitori. La Germania guida questa trasformazione: nel 2023 aveva installato 1,4 GWh, ma le proiezioni parlano di 136 GWh entro il 2045. Il fermento si traduce in numeri: oltre 200 GW di richieste di connessione già presentate, a conferma di una corsa tecnologica senza precedenti. Il calo dei costi e i ricavi generati dai mercati energetici alimentano ulteriormente questa corsa.
Anche con il boom, restano criticità da affrontare. Le disparità regolatorie tra i paesi europei frenano l’espansione omogenea dell’accumulo. Alcune restrizioni limitano l’uso combinato con impianti rinnovabili, ostacolando la piena integrazione e la creazione di batterie. La Germania ha già aperto la strada, prevedendo esenzioni dagli oneri di rete per gli impianti operativi entro il 2029. Parallelamente, i gestori di rete iniziano a investire direttamente in sistemi di accumulo. Alcuni impianti già operativi spostano energia tra regioni lontane, agendo come conduttori virtuali e alleggerendo la rete fisica esistente. La tendenza verso batterie con durata di scarica superiore alle 4 ore rafforza ulteriormente il loro valore di mercato. In un contesto in rapida trasformazione, il dialogo tra istituzioni e industria si fa più serrato. L’accumulo non è più un’opzione: si impone come colonna portante del sistema energetico del futuro.