Il fenomeno delle chiamate spam e del telemarketing selvaggio è destinato a subire una svolta. Fervono i preparativi di Agcom che entro questo mese rilascerà una nuova arma chiamata filtro anti-spoofing. L’obiettivo è quello di evitare le chiamate da parte dei numeri fasulli. Sono arrivate conferme, per cui tutto ciò si farà.
Un filtro tecnologico contro le chiamate falsificate
Ogni operatore telefonico dovrà per forza di cose aderire al nuovo sistema implementando il tutto entro 180 giorni dalla delibera. che dovranno implementarlo entro sei mesi dall’approvazione della delibera. Il filtro interverrà alla base di ogni telefonata, bloccando tutte quelle che risulteranno provenienti da numeri falsi o modificati appositamente.
Lo spoofing è una tecnica che consente a call center non autorizzati – spesso localizzati all’estero – di simulare numeri legittimi, ingannando gli utenti e aggirando le normative italiane. Le chiamate appaiono come se fossero effettuate da aziende note, enti pubblici o contatti fidati, ma in realtà provengono da numeri che non possono essere richiamati, rendendo difficile identificarne l’origine.
Verso uno standard tecnico unificato
Lo sviluppo del filtro è il risultato di una consultazione pubblica avviata da Agcom nel novembre 2023, durata sei mesi. Il processo si avvia ora alla conclusione, con la definizione di uno standard unico che dovrà essere adottato a livello nazionale. L’obiettivo è dotare il mercato di uno strumento concreto e uniforme, in grado di arginare il telemarketing più aggressivo e scorretto.
Un intervento strutturale, non solo palliativo
Secondo Capitanio, il problema non può più essere affrontato con strumenti provvisori. L’iniziativa si inserisce anche nel solco tracciato dal Tavolo tecnico sul telemarketing voluto dal Ministro Urso, che mira a una riforma complessiva del settore.
“Le chiamate indesiderate stanno rendendo la vita impossibile a milioni di persone”, ha dichiarato il Commissario, sottolineando l’urgenza di azioni concrete e coordinate.
Più tutela per gli utenti e responsabilità per gli operatori
Il nuovo filtro sarà il primo passo verso un cambio di paradigma, in cui le aziende di telecomunicazioni dovranno assumersi una responsabilità tecnica attiva nella tutela degli utenti. Un approccio che mira a ridurre in modo strutturale una delle forme più invasive di disturbo quotidiano, rispondendo a una crescente esigenza di protezione da parte dei cittadini.