mercoledì, Aprile 30, 2025

Signalgate: l’errore che ha messo un civile in una chat top secret

Un errore di iOS ha fatto finire un giornalista in una chat segreta tra funzionari Trump, rivelando un grave bug di sicurezza.

Un errore di iOS ha fatto finire un giornalista in una chat segreta tra funzionari Trump, rivelando un grave bug di sicurezza.

Una chat segreta, un’app di messaggistica sicura (ma solo sulla carta), un iPhone un po’ troppo sicuro di sé… e un giornalista che si ritrova per sbaglio in mezzo a una conversazione militare top secret. No, non è una nuova serie su Netflix: è la realtà, e il Guardian ha appena raccontato cosa sta succedendo dietro le quinte del cosiddetto Signalgate, lo scandalo tech-politico più assurdo dell’anno.

 

Dallo smartphone alla chat segreta

Facciamo un passo indietro. Alcuni alti funzionari dell’amministrazione Trump — compreso il vicepresidente JD Vance — stavano gestendo una vera operazione militare tramite Signal, l’app di messaggistica cifrata più amata da giornalisti e attivisti. Solo che… beh, Signal non è pensata per operazioni governative di quel calibro. È un’app consumer, non una piattaforma certificata per scambi di quel livello. Ma la cosa davvero folle è che, in questa chat blindatissima, è finito dentro per errore Jeffrey Goldberg, direttore dell’Atlantic. Un civile. Un giornalista.

Come ci è finito lì? Per colpa di un mix letale di errori umani e di un colpo di genio (o di sonno) da parte di iOS. Mike Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale, voleva aggiungere Brian Hughes, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale. Ma il sistema operativo dell’iPhone, forse basandosi su vecchi contatti e email passate, ha confuso i due. Quando Waltz ha digitato “Brian Hughes”, è saltato fuori il numero di Goldberg. E via, invito alla chat top secret.

Tutto questo perché, mesi prima, Goldberg aveva scritto una mail piuttosto critica alla campagna di Trump. La mail era stata inoltrata, rimbalzata, conservata nei contatti… e iOS, facendo il suo solito “ti aiuto io”, ha unito i puntini nel modo sbagliato.

Il risultato? Un bel pasticcio. Ma anche un monito: certi canali vanno usati solo per quello per cui sono stati pensati. L’intelligenza del software può essere comoda (soprattutto alle 8 del mattino, col caffè ancora da bere), ma non è infallibile. E quando si parla di sicurezza nazionale, forse è il caso di rinunciare a un po’ di comodità e tornare a sistemi veramente a prova di errore.

Per ora, dalla Casa Bianca? Silenzio totale. Ma qualcosa ci dice che, stavolta, le notifiche non arriveranno via Signal.

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