Il 2024 è stato un anno eccezionale per Dacia in Italia. La casa ha venduto ben 99.371 veicoli, segnando così il miglior risultato di sempre. La società ha addirittura superato il picco raggiunto nel 2006, anno in cui avvenne del suo debutto. Le vendite sono aumentate del 13,1%, con un market share che ha toccato il 5,65%. Un traguardo significativo che sottolinea la crescita continua del brand.
Dacia si è confermata dunque per il secondo anno consecutivo leader nel mercato retail. Ha conquistato in totale il quarto posto nelle vendite di autovetture. Un successo che non può passare inosservato. Ma cosa rende Dacia così amata dagli italiani? Cos’è che l’ha portata al successo? La risposta è nella sua strategia. La società ha saputo mixare alla perfezione qualità e prezzo competitivo. Le soluzioni pratiche e accessibili proposte hanno poi attirato un pubblico sempre più ampio. Proprio l’appetibilità delle vetture è ciò che ha portato una crescita del 13,6% nel mercato dei privati e un 10,1% di market share, un altro record per il marchio.
La sfida del 2025: la nuova Dacia Bigster
Il 2025 si preannuncia ancor più sfidante per Dacia. La casa punta al segmento C con la Bigster, un SUV pronto a conquistare il mercato. Con una lunghezza di 4,57 metri e un design imponente, la Bigster ha tutte le carte in regola per essere una vera protagonista. Raggiungerà il top in un segmento così altamente competitivo?
Cosa la distingue? La sua proposta di qualità e prezzo, sempre al centro della filosofia di Dacia. Non solo motori, ma anche una vasta gamma di motorizzazioni per soddisfare le esigenze di ogni cliente. La Bigster arriva con motorizzazioni ibrida, mild-hybrid e bifuel GPL/benzina. L’auto offre quindi una scelta versatile e conveniente. Con un prezzo di partenza di 24.800 euro, il SUV sarà disponibile a partire fra pochissimo, tra un paio di mesi circa. Dacia è pronta a raggiungere picchi sempre più alti, puntando a un mercato sempre più esigente. La domanda è: riuscirà la Bigster a sfidare le concorrenti e consolidare il successo del marchio in Italia?