A giugno si spegnerà definitivamente l’ultima delle cinque linee di produzione di lavatrici dello storico stabilimento Candy a Brugherio, in Brianza. L’annuncio è arrivato dal gruppo cinese Haier, che controlla il marchio dal 2018, dopo averlo acquisito per mezzo miliardo di euro dalla famiglia Fumagalli. La decisione si inserisce in una strategia di ridimensionamento delle attività produttive in Europa, che prevede anche la chiusura dello stabilimento di Aricestii Rahtivani, in Romania, dove i costi della manodopera sono inferiori rispetto a quelli italiani.
Candy chiude, il declino della produzione italiana continua
Secondo quanto comunicato dai manager di Haier durante un incontro con i sindacati, l’ultima lavatrice Candy uscirà dalla linea produttiva superstite entro fine giugno. Tuttavia, l’azienda ha garantito un piano per preservare la continuità occupazionale, anche se al momento non è chiaro quale sarà il nuovo indirizzo produttivo dello stabilimento. Un incontro previsto per il 29 gennaio in Assolombarda potrebbe fornire maggiori dettagli sul futuro della fabbrica.
Attualmente, nello stabilimento di Brugherio lavorano circa 175 operai, mentre altri 750 dipendenti sono impiegati nel centro servizi. Haier ha già ridotto progressivamente le attività produttive, fermando quattro linee su cinque attraverso un piano di esodi incentivati. Gli incentivi per lasciare l’azienda, in alcuni casi, hanno raggiunto gli 80mila euro, calcolati in base a mansioni e anzianità.
La crisi del settore degli elettrodomestici, tuttavia, non riguarda solo Candy. Recentemente, un altro caso significativo ha coinvolto Beko, con l’annuncio di quasi 2.000 esuberi. Il gruppo turco Arçelik, che ha rilevato l’ex Whirlpool, ha presentato un piano che prevede la chiusura degli stabilimenti di Siena e Comunanza entro il 2025, con impatti devastanti sul tessuto occupazionale locale.
A Brugherio, il futuro rimane incerto. Mentre si attende di conoscere il destino dello stabilimento, l’addio alla produzione di lavatrici rappresenta la fine di un’era per un marchio che ha segnato la storia dell’industria italiana.