martedì, Aprile 8, 2025

Auto europee: si avvicina la data X per il dialogo strategico sulla crisi

di Rossella Vitale
Auto europee: si avvicina la data X per il dialogo strategico sulla crisi

Il 30 gennaio inizierà il Dialogo strategico promesso dalla Commissione Europea all’industria automobilistica. Perché tale dialogo? Per cercare di trovare risposte alla crisi che colpisce il settore auto. La presidente Ursula von der Leyen guiderà l’incontro. Il suo  intento è quello di delineare un piano d’azione industriale. I costruttori chiedono intanto misure urgenti così da riuscire a fronteggiare le nuove normative ambientali che hanno portato in gioco parecchie sfide.

Uno dei temi più critici del settore auto riguarda infatti le sanzioni sulle emissioni. Le regole restrittive rischiano di mettere ulteriormente in difficoltà le aziende. I produttori chiedono al momento il congelamento delle multe per il superamento dei limiti attuali, cercando di avere così più tempo. Inoltre, vogliono anticipare la revisione del regolamento che vieta la vendita di auto a combustione per il 2035. La Commissione dovrà valutare attentamente queste richieste. Dovranno cercare un equilibrio tra sostenibilità e competitività tra le varie case.

Nel frattempo, il vicepresidente della Commissione con delega all’Industria, Stéphane Séjourné, ha garantito che darà le risposte agognate entro 40 giorni. I tempi sono però stretti e le aspettative alte. Il commissario ai Trasporti, Apostolos Tzitzikostas, avrà il compito arrivare ad azioni concrete. Il settore auto, dunque, attende misure che possano sostenere l’innovazione e proteggere l’occupazione.

Pressioni politiche e prospettive future per il settore auto

Diversi governi europei, tra cui quello italiano, stanno spingendo per ottenere soluzioni rapide nello scomparto auto. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, incontrerà i vicepresidenti della Commissione il 21 gennaio. Roma ha presentato un “non-paper”, supportato da altre nazioni europee, con proposte concrete per il settore. Bruxelles dovrà valutare se queste richieste siano compatibili con gli obiettivi ambientali dell’UE.

Anche il Partito Popolare Europeo sostiene un cambio di rotta. Propone una politica di neutralità tecnologica, anziché divieti rigidi. Si punta a soluzioni di decarbonizzazione che non penalizzino l’industria automobilistica . L’UE è chiamata a trovare un compromesso che tenga conto delle esigenze economiche e delle sfide ambientali. Il Clean Industrial Deal, atteso per il 26 febbraio, rappresenta un’opportunità cruciale. Sarà in grado l’Europa di garantire un futuro sostenibile per le auto? Le prossime settimane saranno decisive.

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