domenica, Aprile 6, 2025

Europa cerca terre rare: UNDERCOVER esplora il sottosuolo

di Margherita Zichella
L'Europa esplora il sottosuolo con il progetto UNDERCOVER per scoprire terre rare e ridurre la dipendenza dalle risorse estere.

Negli ultimi anni, l’Europa si è resa conto di avere sotto i piedi un vero e proprio tesoro: terre rare e materie prime critiche, risorse fondamentali per le batterie, i pannelli solari e tante altre tecnologie necessarie per la transizione energetica. Tutto è iniziato a gennaio 2023 con la scoperta di un giacimento di terre rare a Kiruna, in Svezia. Da lì, la caccia è proseguita in Norvegia, dove sono stati trovati altri due depositi, uno di fosfati, utili per la fabbricazione di batterie e fertilizzanti, e l’altro arricchendo il patrimonio europeo di risorse strategiche.

 

UNDERCOVER, alla ricerca di terre rare in Europa

Queste scoperte hanno acceso l’interesse di Bruxelles, che ha deciso di puntare forte sull’autosufficienza, riducendo la dipendenza dall’estero. Non si tratta solo di estrazione: il riciclo dei RAEE, i rifiuti elettronici, è un altro tassello importante per recuperare materiali preziosi senza devastare l’ambiente. Ma il passo più ambizioso è stato il lancio del progetto UNDERCOVER, un’iniziativa per esplorare le profondità del sottosuolo europeo alla ricerca di nuovi giacimenti.

Il progetto è sostenuto da un consorzio di 16 partner, tra cui organizzazioni e aziende provenienti non solo dall’Europa, ma anche da Paesi come Namibia e Canada. Coordinato dal Geological Survey of Finland, UNDERCOVER ha un obiettivo chiaro: sviluppare metodi innovativi per cercare materie prime in modo sostenibile, rispettando l’ambiente e le comunità locali. E non si parla solo di scavi tradizionali. Gli esperti stanno testando tecnologie avanzatissime, come l’uso delle onde sismiche per mappare il sottosuolo o la magnetotellurica per identificare depositi di minerali conduttivi.

Tra i partecipanti c’è anche la canadese Ascendant Resources, interessata a usare queste nuove tecnologie nel suo progetto Lagoa Salgada, in Portogallo. Qui, si pensa possano esserci riserve di zinco, rame, piombo, argento e persino oro. Insomma, l’Europa si sta muovendo su più fronti, con un occhio alla sostenibilità e l’altro al futuro, cercando di costruire un’economia più solida e indipendente. Il progetto è ancora agli inizi, ma promette di cambiare il modo in cui guardiamo alle risorse nascoste sotto i nostri piedi.

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