La situazione in Italia, in particolare, appare drammatica. Secondo i dati comunicati dalla stessa Citroën, l’Italia è il paese europeo “messo peggio” ed ha il numero più alto di problemi per la sostituzione degli airbag difettosi. Con solo un terzo degli interventi completati, molti automobilisti sono ancora bloccati. In troppi restano senza possibilità di utilizzare i propri veicoli in totale sicurezza. Nonostante le promesse di Stellantis di offrire auto di cortesia gratis durante la riparazione, la realtà dimostrata è ben diversa. La gestione disorganizzata e il servizio clienti insoddisfacente hanno lasciato molti clienti italiani frustrati e senza risposte.
Passati 4 mesi, ancora nessuna soluzione per gli airbag
Federconsumatori, che segue da vicino la vicenda, ha sottolineato duramente l’incapacità organizzativa di Stellantis e Citroën. La lentezza delle operazioni di sostituzione degli airbag Takata è un segnale di una gestione che sembra sempre più fuori controllo. A quasi quattro mesi dall’inizio della campagna di richiamo, molti automobilisti italiani sono ancora in attesa di una soluzione. Ma quanto tempo ancora dovranno aspettare? Questo non è solo un problema di inefficienza. Si tratta di una problematica di sicurezza pubblica. Gli airbag difettosi prodotti dalla Takata hanno già causato vittime. In Italia, si sospetta che un recente incidente mortale a Catanzaro possa essere collegato a questo difetto. È accettabile che migliaia di auto potenzialmente letali siano ancora in circolazione? Ovviamente no.
Finora, Stellantis ha riparato circa 102mila veicoli in tutta Europa, un traguardo importante, ma ben lontano dalle 600mila auto coinvolte. Molti clienti, sono ancora costretti ad attendere, esponendosi al rischio di incidenti gravi o addirittura fatali, se non costretti ad usare mezzi pubblici. La domanda è: Stellantis sta facendo abbastanza per proteggere i propri clienti? L’azienda continua a lanciare campagne di comunicazione e promettere soluzioni imminenti. La realtà, però, per molti automobilisti resta un incubo quotidiano. Federconsumatori ha chiarito che la situazione in Italia richiede un intervento più deciso e rapido, per evitare ulteriori tragedie e garantire che tutti i veicoli difettosi vengano finalmente riparati.