La regina Carlotta, la vera storia nascosta dietro la serie Netflix

La serie NetflixLa Regina Carlotta: Una Storia di Bridgerton” ha catturato l’attenzione del pubblico con la sua trama avvincente e i suoi personaggi affascinanti. Ma quanto della storia raccontata è realmente accaduto? Scopriamo insieme la vera storia dietro questa serie.

La regina Carlotta: la trama e i personaggi

La serie è uno spin-off del popolare show “Bridgerton”, prodotto da Shonda Rhimes e basato sui romanzi di Julia Quinn. Questa miniserie si concentra sulla figura della Regina Carlotta e sul suo matrimonio con il Re Giorgio III. Interessante notare che questi personaggi sono realmente esistiti e hanno lasciato un segno indelebile nella storia inglese.

Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, interpretata da India Ria Amarteifio, era una donna brillante e, sebbene non straordinaria dal punto di vista estetico, era più che adeguata secondo gli standard dell’epoca. Il suo matrimonio con Giorgio III, interpretato da Corey Mylchreest, è stato organizzato dalla sua famiglia quando aveva appena 17 anni. Nonostante le difficoltà, Carlotta e Giorgio III hanno avuto una relazione stabile e hanno avuto ben 15 figli.

Uno degli aspetti più intriganti della serie è la rappresentazione della malattia mentale di Giorgio III. Gli attacchi del Re sono stati oggetto di numerosi studi e dibattiti tra gli esperti, con ipotesi che vanno dalla porfiria all’avvelenamento da piombo o arsenico. La serie fa un ottimo lavoro nel mostrare la lotta di Carlotta per gestire la malattia del marito.

Un altro elemento interessante è l’ipotesi della discendenza africana di Carlotta. Questa teoria, proposta dall’esperto di diaspora africana Mario de Valdes y Cocom, si basa su una serie di dipinti di Allan Ramsay e su alcuni commenti fatti dal medico di Carlotta. Tuttavia, questa teoria non ha ricevuto un ampio consenso tra gli storici. Infine, la serie non affronta l’amicizia epistolare tra Carlotta e Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, regina consorte di Francia e Navarra. Questa amicizia, documentata attraverso le lettere che si scambiarono, avrebbe potuto aggiungere un ulteriore livello di profondità alla trama.

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