DXOMARK, Apple, Samsung, Xiaomi, Oppo, Google, caricabatterie

Il Parlamento Europeo ha avviato una rivoluzione di importanza storica per il settore tecnologico. Tutti i device elettronici venduti nell’Unione Europea dovranno utilizzare una porta di ricarica USB Type-C per ridurre la creazione di rifiuti elettronici.

Entro il 2024, i produttori di nuovi smartphone, tablet, fotocamere e gli altri dispositivi dovranno adeguarsi per poter vendere i device all’interno dell’Unione. Sebbene questa legge avrà ripercussioni sull’intero settore tech, i primi cambiamenti si vedranno certamente per il mondo smartphone. Ecco quindi che DXOMARK ha voluto effettuare un’analisi approfondita sull’attuale situazione legata al tema della ricarica sugli smartphone. .

Attraverso vari test, DXOMARK ha ottenuto importanti informazioni sulla ricarica dei vari smartphone utilizzando i caricabatterie proprietari e quelli di terze parti. Infatti, l’interscambiabilità degli accessori è uno dei temi principali legato alla riduzione dei rifiuti elettronici.

 

DXOMARK ha scelto di fotografare la situazione attuale in merito alla ricarica della batteria dei principali flagship in commercio con caricabatterie proprietari e di terze parti

Per avere un quadro più chiaro, DXOMARK ha effettuato prove comparative su Apple iPhone 13, Xiaomi 12 Pro, Samsung Galaxy S22 Ultra, Oppo Find X5 e Google Pixel 6. Per quanto riguarda i caricabatterie di terze parti, DXOMARK ha preso in considerazione quelli più popolari come Amazon Basics, Force Power, Belkin e Anker.

I test condotti, i cui risultati sono disponibili nelle seguenti immagini, hanno permesso di misurare per tutte le combinazioni di caricabatterie e device:

  • tempo di ricarica
  • potenza di picco
DXOMARK - peak w
Potenza di picco (in watt) raggiunta durante la ricarica
DXOMARK - Time to full charge
Tempo impiegato per la ricarica completa

Emerge chiaramente come, nonostante l’utilizzo di una tecnologia condivisa come la USB Type-C, ogni produttore sta lavorando alla propria tecnologia di ricarica rapida. Questa situazione va, di fatto, a compromettere le tempistiche di ricarica e la potenza erogata da un caricabatterie utilizzato su uno smartphone diverso da quello per cui è previsto.

Si crea, quindi, un ecosistema complesso fatto di caricabatterie specifici per ogni device, che non sono in grado di pareggiare le performance su altri smartphone. Questo rende difficoltosa la scelta per i consumatori sia per quanto riguarda le tecnologie proprietarie, sia per utilizzare caricabatterie di terze parti.

In seguito all’ordinanza Europea, DXOMARK crede nelle necessità di creare un protocollo di ricarica condiviso che possa essere compatibile con tutti i dispositivi. Tuttavia, non è un processo facile, considerando che le aziende hanno investito nello sviluppo di soluzioni proprietarie.

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