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Il Regno Unito ha deciso di non pubblicare più il numero R del Covid-19, una misura del tasso di trasmissione della malattia, sostenendo che non è necessario ora che i vaccini e altri interventi medici sono facilmente disponibili.

Il “numero R”, chiamato anche “numero di riproduzione”, è stato incluso in ogni bollettino di dati sul coronavirus pubblicato negli ultimi tre anni. Se R è superiore a 1, la prevalenza di Covid è in aumento. Se il valore R è 2, allora due persone in più si infetterebbero se una persona contraesse il Covid.

Covid-19, in Inghilterra la trasmissione si abbassa

Secondo Nick Watkins, chief data scientist dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, non è più necessario rilasciare questo particolare set di dati. Secondo Nick Watkins, “ora che le vaccinazioni e le terapie ci hanno permesso di passare a una fase in cui conviviamo con il Covid-19, con un monitoraggio ridotto, non è più necessario pubblicare questi dati particolari”.

Venerdì scorso, l’ultimo rapporto di tali informazioni, il range R per l’Inghilterra è stato riportato tra 1,1 e 1,2. Il numero di casi confermati di coronavirus è aumentato nelle ultime settimane, anche se è ancora molto più basso rispetto a luglio, quando in Inghilterra venivano registrati oltre 30.000 nuovi casi al giorno.

Watkins ha poi aggiunto che “ad esempio, se venisse individuata una nuova variante preoccupante, questi dati di modellazione potrebbero essere reintrodotti istantaneamente, se necessario”. Questo perché “tutti i dati rilasciati sono conservati in una valutazione continua”. Il Regno Unito manterrà la pubblicazione settimanale del rapporto di sorveglianza dell’influenza e del COVID e delle indagini sulle infezioni.

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