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Microsoft negli scorsi mesi ha annunciato al mondo il suo nuovo gioiello di punta, stiamo ovviamente parlando di Windows 11, un nuovo sistema operativo che arriverà per la community il prossimo inverno che però ha letteralmente spaccato in due gli utenti, esso ha infatti lasciato fuori dal supporto ufficiale coloro che non disponevano di una CPU Intel di ottava generazione o di una AMD a partire dal 2017, questo per motivi legati alla sicurezza.

Si tratta della prima volta in cui un determinato software non supporta dell’hardware non per motivi prestazionali bensì per motivi di sicurezza, elemento a cui poi bisogna aggiungere anche il fattore TPM 2.0 che ha creato non ben pochi problemi a tutti quanti.

Dopo le numerose proteste però, Microsoft ha aperto alla possibilità di un porting anche sulle piattaforme leggermente più retrograde, parliamo delle CPU Intel 7th e AMD Zen1, iniziando vari test per scegliere quali CPU potranno ricevere il tanto desiderato upgrade.

 

Ecco le CPU supportate

A seguito di numerosi test, Microsoft ha deciso di espandere la lista includendo alcuni processori Intel Core di settima generazione nell’elenco delle CPU compatibili. In particolare, i processori Intel Core serie X di settima generazione e serie W Xeon ottengono il consenso per Windows 11, la società ha aggiunto anche l’Intel Core i7-7820HQ.

Brutte notizie invece arrivano per gli utenti in possesso di CPU Ryzen di prima generazione, ecco le dichiarazioni: “Dopo aver analizzato attentamente la prima generazione di processori AMD Zen in collaborazione con AMD, abbiamo concluso insieme che non ci sono aggiunte all’elenco delle CPU supportate”

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