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Il Green Pass si è dimostrato fin da subito uno strumento molto utilizzato, soprattutto per gli scopi e gli adempimenti previsti dalla legge. L’introduzione di questa certificazione ha determinato restrizioni per l’accesso in numerosi luoghi, sia al chiuso sia all’aperto.

Non solo ristoranti all’interno, ma anche manifestazioni, concerti, eventi di diverso tipo: il Green Pass è divenuto un requisito d’accesso imprescindibile, senza il quale la partecipazione a questi eventi risulta impossibile.

E nei prossimi mesi la richiesta di esibire la certificazione si farà ancor più frequente: sono infatti allo studio alcune norme per regolare il comportamento e l’accesso a luoghi pubblici tra cui scuole e università, che prevedranno il possesso del Green Pass.

Green Pass, come cambierà il quadro nei mesi a venire

Il Green Pass potrà dunque essere richiesto in maniera obbligatoria per esercitare professioni negli ambiti più a contatto con il pubblico. Tra questi, l’istruzione – e quindi tutto il sistema di corpo docenti, personale Ata e dirigenza – svolge un ruolo di primo piano, sia nei gradi di istruzione inferiore che in quelli superiori (come appunto le università).

Per queste ultime, l’obbligo di Green Pass sarà esteso anche agli studenti oltre che ai docenti e al personale tutto: si dovrà dunque dimostrare di aver effettuato almeno la prima dose di vaccino (ricordiamo che il Green Pass si ottiene infatti già dopo la prima dose, ma il ciclo vaccinale va comunque completato per comprovarne la validità), oppure di essere guariti dal Covid. In alternativa, lo si può ottenere temporaneo con un tampone negativo nell’arco delle ultime 48 ore prima dell’evento o della giornata.

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