Cartelle Esattoriali: a breve potrebbero non esserci più? Ecco le novità

Che l’emergenza dettata dal Coronavirus abbia portato crisi e disordine nel lavoro e nelle famiglie, non è una novità. Anzi, proprio per questa ragione il Governo deve intervenire (anche sulla questione Cartelle Esattoriali) con le giuste misure e far sì che le categorie maggiormente colpite dalla situazione si riprendano velocemente. E così scende in campo con il Decreto Sostegni Bis.

Per chi non fosse ben ferrato nell’argomento, quest’ultimo altro non è che il Decreto Legge 73/2021 recante misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, è in vigore dal 26 maggio 2021. Insomma, sono in arrivo delle grandi novità che hanno a che fare con la cancellazione dei debiti.

Cartelle esattoriali: la strada è in discesa, si va verso la cancellazione automatica dopo 5 anni

Il Governo è alle prese con una nuova riforma di riscossione, che permetta di recuperare i tempi lunghissimi della burocrazia e allo stesso tempo cerchi di risolvere il problema dei molti arretrati. Tra le varie opzioni vi è quella che l’Agenzia delle entrate possa avere 60 mesi, nonché 5 anni, di tempo per riscuotere quanto le spetta.

In termini più semplici, il Governo ha in mente di cancellare automaticamente le cartelle esattoriali insolute dopo i 5 anni. Pertanto, seguendo il modello del Decreto Sostegni, dovrebbero rientrare le cartelle con valore pari o inferiore ai 5 mila euro. Così facendo, si ridurrebbe la mole di lavoro a carico dell’Erario, in modo tale da poter porre l’attenzione su questioni più “importanti”. Ad ogni modo bisogna pazientare, perché si tratta ancora di ipotesi e nulla di più. Tornate a trovarci per le novità!

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