DPCM

Con il nuovo DPCM del 18 ottobre 2020 sono stati illustrati dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte le nuove misure da sicurezza che entreranno in vigore il 19 ottobre 2020. In linea generale, i sindaci sono autorizzati a chiudere strade e piazze dopo le 21 per evitare assembramenti. Ristoranti aperti fino alle 24 e non più di sei persone al tavolo. Smartworking al 75% e ingressi a scuola scaglionati. Andiamo a vedere il tutto nel dettaglio.

Nuovo DPCM Covid del 18 ottobre 2020: le nuove restrizioni già fanno discutere

Come abbiamo anche accennato prima, i sindaci potranno disporre la chiusura delle strade, vie o piazze nei centri urbani dopo le 21. In queste zone, di fatto, ci sono molti assembramenti e quindi sono potenziali aree di contagio. Tuttavia, si può sempre accedere a strade dove ci sono esercizi commerciali e abitazioni private.

Continuiamo parlando di bar e ristoranti. Nel nuovo DPCM, le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle 5 del mattino fino alle 24 con consumo al tavolo, in assenza di tavolo fino alle 18. Consegna a domicilio consentita rispettando le norme igienico-sanitarie e fino alle 24 con asporto. Divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21.

Continuiamo con palestre e sport di contatto. Le prime avranno tempo una settimana per adeguare i protocolli mentre per la seconda il discorso è un po’ più lungo e intricato. L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale. Non sono dunque permesse gare e competizioni. Sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto amatoriali. Calcetto, basket e altri sport che prevedono contatto sono vietato a livello amatoriale. La misura riguarderà anche associazioni e società dilettantistiche, dunque le scuole calcio in particolar modo.

Smartworking e scuola due punti chiave

Secondo l’ultima decisione presa, il 75% dei lavoratori rimarrà in smartworking essendo che all’interno degli uffici i contagi potrebbero aumentare. Il provvedimento riguarda i dipendenti pubblici, ma anche nel privato ci possono essere accordi mirati.

Per la scuola, invece, l’attività sarà in presenza. La scuola secondaria di secondo grado gestirà al meglio orari di ingresso e di uscita degli alunni utilizzando anche il pomeriggio. L’ingresso non avverrà prima delle ore 9.00 del mattino.

Il trasporto pubblico era un’importante criticità per il contagio, ma sembra che ancor prima di limitare la capienza, il Governo vuole valutare come potrebbe andare scaglionando gli ingressi a scuola e incrementando lo smartworking.

Infine, per sale giochi, scommesse e bingo, sono consentite le entrate dalle ore 8.00 fino alle 21. Questo a condizione che le Regioni e Province autonome consentano lo svolgimento delle suddette attività.

VIACorriere della Sera
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