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Fino a pochi anni fa il mercato e lo scambio di dati sensibili non esisteva nemmeno. Oggi invece, viviamo in un mondo nuovo, ultra-digitalizzato, in cui i nostri dati fanno la fortuna di aziende e servizi online. Proprio per questo motivo l’Antitrust italiana vigila costantemente su quei servizi e quelle aziende che vengono a contatto con i nostri dati sensibili, cercando di tutelare gli utenti nella maniera più completa possibile.

Tuttavia, le clausole all’interno dei contratti e delle autorizzazioni che ogni giorno forniamo per scaricare un app, o accedere ad un sito, sono moltissime. E spesso non sono del tutto legali. Recentemente infatti, AGCM ha aperto alcune istruttorie nei confronti di Google, di Apple e di Dropbox.

 

Google, Apple e Dropbox sotto accusa

Le violazioni riguardano in particolare Google Drive, iCloud e i servizi Cloud di Dropbox. Insomma, tutti aspetti relativi all’archiviazione  di dati personali degli utenti online. Secondo l’Antitrust queste aziende avrebbero applicato delle pratiche commerciali scorrette, violando alcuni punti della Direttiva sui diritti dei consumatori. Le accuse vertono sulla mancata o inadeguata indicazione delle modalità e dell’attività di raccolta e utilizzo a fini commerciali dei dati e il possibile indebito condizionamento nei confronti dei consumatori. Al momento della sottoscrizione dei relativi contratti per l’utilizzazione dei servizi di cloud storage, gli utenti non sarebbero nelle condizioni di esprimere all’operatore del servizio il consenso alla raccolta e all’utilizzo a fini commerciali delle informazioni.

Nel caso di Dropbox, oltre alle accuse riportate qui sopra, viene anche esplicitata la mancanza di chiare indicazioni sul diritto di ripensamento dell’utente e sulle modalità per recedere dal contratto.

Infine, vi sono altri aspetti altrettanto gravi, come la possibilità di modifica unilaterale del contratto da parte degli operatori dei servizi in questione e soprattutto l’esonero dalla responsabilità relative alla perdita di dati personali degli utenti, come abbiamo già visto ormai da qualche anno accadere nei confronti di molti vip.

E voi che ne pensate di questa situazione? Presterete più attenzione durante l’utilizzo di questi servizi? Fatecelo sapere nei commenti e seguiteci per restare aggiornati sulle ultime notizie.

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