L’Italia sta attraversando sicuramente uno dei periodi più particolari nella sua storia, l’emergenza Coronavirus infatti ha stravolto molti equilibri e alterato tante certezze all’interno della nostra penisola su più fronti, in particolare su quello fiscale, infatti il blocco della macchina produttiva del paese ha reso necessari alcuni provvedimenti atti a garantire un po’ di respiro fiscale alla popolazione.

Ora il governo sta mettendo al vaglio numerose opzioni per cercare di ripartire e far rifiorire l’economia di tutta la nazione, partendo ovviamente dalle basi, la popolazione, la quale ha bisogno di una spinta forte per ricominciare.

Una delle opzioni che più sta acquisendo consensi è quella legata al condono fiscale, un procedimento che andrebbe ad annullare i debiti di alcuni (non tutti) i contribuenti nei confronti dello stato, in particolare di coloro che per varie ragioni non possono pagare quanto dovuto, ad esempio debitori deceduti o aziende fallite.

Perfino l’Agenzia delle Entrate sembrerebbe d’accordo, infatti il tanto temuto ente governativo ha ritenuto che tale provvedimento sarebbe utile riavvicinare Stato e contribuenti e andrebbe di molto a snellire tutte le pratiche presenti.

Ecco cosa accadrà

Nonostante i numerosi consensi acquisiti da questa proposta, è altamente improbabile che il condono arriverà, anche il premier Conte ha espresso la propria perplessità, sottolineando come tale pratica potrebbe si spingere il ritorno di alcuni capitali nel nostro paese, ma andrebbe a stendere un velo di ignoranza su come essi sono stati accumulati, creando un precedente di cui l’italia non ha bisogno.

I modi di aiutare la popolazione e anche lo Stato certamente esistono e vanno finemente ponderati, il condono fiscale a quanto pare però non è la scelta d’elezione per ovvi motivi.

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