Conti correnti-ecco

Versare i propri risparmi nei conti correnti bancari non sempre è sinonimo di garanzia. Certamente in termini di sicurezza la banca rappresenta la scelta migliore, se non altro perché tiene al riparo i vostri soldi dai ladri d’appartamento. Tuttavia lasciare somme di denaro sui conti correnti non li rende immuni dai rischi, tra i quali la perdita.

Gli italiani hanno da sempre la nomina di essere delle formichine che mettono via i risparmi per avere le spalle al sicuro. Quindi molto spesso questo tipo di mentalità vede nel conto in banca una sorta di forziere dove tenere accumulati i soldi non spesi. In realtà non sempre a questa visione corrisponde una verità assoluta ed anzi al contrario di quanto si crede i vostri risparmi potrebbero essere più in pericolo di quanto pensiate. Vediamo quali rischi più comuni possono correre.

Quali sono i rischi più comuni di aprire un conto in banca?

Tra i principali rischi corsi dai vostri soldi versati nei conti correnti ne abbiamo individuati tre. Il primo è relativo alla riduzione delle somme accantonate in giacenza nel corso degli anni. Infatti i risparmi depositati nei conti bancari sono soggetti ai costi di gestione oltre che all’inflazione che ne comprime il potere d’acquisto nel corso del tempo. Pertanto utilizzare il conto corrente come un conto di deposito non ha alcun vantaggio ed è preferibile scegliere altri piani di accumulo.

Il secondo rischio che si corre è di tipo fiscale perché i soldi presenti sui conti correnti sono sempre verificabili dall’Agenzia delle Entrate. Qualora ci fosse una discrepanza tra i redditi dichiarati ed i versamenti in banca scatterebbero i primi accertamenti fiscali. Infine i soldi in giacenza sui conti correnti sono sempre pignorabili nel caso ci si trovasse nella condizione di essere debitori insolventi. Ciò è soprattutto vero se il debito contratto è verso il Fisco e non si sono pagate correttamente le tasse.

 

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