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A quanto pare Apple ha intenzione di effettuare un cambiamento storico nell’azienda, infatti dopo quasi 15 anni sembrerebbe intenzionata ad abbandonare le piattaforme Intel in favore di processori proprietari basati su architettura ARM, una scelta importante ma dettata da condizioni molto ben analizzate da Apple, vediamo insieme i dettagli.

L’arrivo dell’annuncio e il perchè

L’annuncio di questo passaggio probabilmente arriverà presto e con largo anticipo, in modo da consentire agli sviluppatori di programmi per Mac di adeguarsi al nuovo SoC su cui girerà MacOS.

Ovviamente a portare Apple a scegliere di utilizzare CPU prodotte in casa ci sono varie motivazioni, tra le quali ne spicca una principalmente, ovvero il ritardo che ha impiegato Intel nel aggiornare la propria scelta di processori e soprattutto nel passare all’architettura a 10nm, un rallentamento che ovviamente ha influenzato anche il livello prestazionale dei prodotti offerti da casa Intel, cosa che Apple non sembra aver gradito.

Infatti la nota casa di Cupertino ha optato per produrre in casa i processori, testando quindi delle soluzioni ARM e notando una netta differenza prestazionale con le offerte Intel, in particolare sia dal punto di vista grafico sia con programmi che usano l’intelligenza artificiale.

Stando ai rumors il primo processore di Apple dovrebbe sfruttare un’architettura a 5nm e avrà 12 core di cui, 8 ad alte prestazioni detti Firestorm e 4 più efficienti denominati Icestorm.

Una scelta alquanto radicale da parte di Apple, ma che sicuramente sottolinea come Intel abbia negli ultimi anni perso un il filo conduttore della propria politica e debba rimettersi in carreggiata, soprattutto per fronteggiare le note soluzioni Ryzen offerte da AMD.

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