Le ristrettezze domiciliari alle quali sono sottoposti i cittadini Italiani ha portato in molti ad immaginare internet una fondamentale ancora di salvezza. Il bisogno primario in questo periodo sono essenzialmente le provviste e lo scenario che si presenta ha una sola regola fondamentale condivisa da tutti; evitare ogni tipo di assembramento.

In molti, pensando al primo luogo affollato che gli viene in mente, metterebbero certamente i supermercati dove periodicamente si effettua la famigerata “spesa”. Ebbene, oltre ai provvedimenti presi in merito, come ad esempio entrare pochi alla volta per non accalcarsi, un’altra valida opportunità poteva essere usufruire della spesa online con consegna a domicilio. Proprio questo punto, potenzialmente vincente, si sta rilevando catastrofico.

Ecco le maggiori criticità dei Brand più prestigiosi

Premesso che nessuno immaginava di ritrovarsi improvvisamente in una situazione d’emergenza tale, scopriamo quali sono le principali criticità delle maggiori catene analizzate dall’autorevole sito Altroconsumo per la spesa online nel nostro Paese

Esselunga nonostante la lodevole ed apprezzata iniziativa di consegnare la spesa agli over 65 gratuitamente, il resto funziona poco e male. Il sito è davvero poco pratico, permette di scegliere prodotti che dopo pochi secondi si scopre essere mancanti. Gli slot sono quasi sempre pieni e bisogna aspettare fino a 16 giorni per vedersi recapitare le provviste.

Carrefour addirittura prevede file di ore solo per accedere al sito. Praticamente una fila virtuale in attesa di poter scegliere i prodotti desiderati. Praticamente è quasi impossibile. Peccato perché il punto di forza a favore è notevole; spese di consegna gratuite per over 65 e per chi spende oltre 70 euro.

Conad è pressoché snervante. Accedere al sito è difficilissimo e spesso compare l’avviso che è stato raggiunto il numero massimo di clienti possibile.

Amazon, il colosso delle consegne a domicilio, sulla spesa ha ancora tanto da migliorare. Iniziamo dicendo che i prezzi sono decisamente più alti della media e i costi di consegna arrivano anche a 20 euro. Considerando che molto spesso i prodotti dati per acquistabili si rivelano non disponibili.

La situazione è abbastanza problematica quindi, forse è il caso di riprendere seriamente in considerazione il “negozietto” sotto casa. Molti si stanno organizzando anche con prenotazioni telefoniche e consegne a domicilio nell’arco di pochi km. E l’idea, a parer nostro, appare decisamente romantica.

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