tassa sui contanti

La pandemia da Coronavirus non ha solo messo in crisi l’intera struttura sanitaria nazionale ma nasconde una crisi ancora più profonda, quella economica. Cosa succederà quando le restrizioni cesseranno e le attività rimaste chiuse dovranno fare i conti con i mancati guadagni? Soprattutto per la piccola imprenditoria, con i suoi autonomi e Partite Iva, si prospetta un periodo di ripresa molto difficile. Il timore è che le misure prese con il decreto “Cura Italia”, dalla cassa integrazione al bonus di 600 euro, non siano sufficienti ma bastino appena a tamponare il momento.

Così il Governo sta battendo altre strade, alcune tracciate dalla Ue, altre invece decisamente più nostrane, ma entrambe piene di rischi ed insidie. Così se da una parte l’Europa parla dell’emissione di Eurobond ( denominati Coronabond ), Conte ritiene invece utile immettere sul mercato nuovi BOT, CCT, e BTP nella speranza che ci siano sufficienti acquirenti pronti a comprarli. Le due strategie si basano sulla presenza di un mercato ricettivo ma, qualora non lo fosse, produrrebbero entrambe una spirale debitoria catastrofica.

 

Coronabond, titoli dello Stato o Helicopter money: quale soluzione sarà la più auspicabile per tirare fuori l’Italia dalla crisi economica post epidemia?

 

La strategia che prevede l’emissione degli Eurobond sembra apparentemente la più sicura perché se da una parte crea ulteriore deficit rispetto all’Ue, mettendo a rischio il patto di stabilità, dall’altra non crea sfiducia nel mercato. Al contrario, se il mercato finanziario non avesse più fiducia nel nostro Paese, la strategia di emissione di BOT e altri titoli statali fallirebbe e nessuno sarebbe disposto a comprarli. Con conseguenze pericolose come l’aggravarsi del nostro debito pubblico. Il problema in ogni caso resta la tempestività degli interventi a sostegno dell’Italia ed attendere il tardivo intervento dell’Europa non è cosa auspicabile.

Ciò che serve ora per far ripartire il consumo una volta finito l’allarme Coronavirus, è mettere nelle mani dei cittadini una certa immediata liquidità senza garanzie e per un certo lasso di tempo. In gergo economico questo sistema è detto Helicopter money e consiste nel donare ai consumatori una quota di denaro di cui usufruire subito, quasi come fosse gettata da un elicottero. Si tratta di una strategia già utilizzata da Honk Kong e probabilmente presto posta in essere anche dalla Cina. Un metodo dall’efficacia istantanea che non deve passare per il sistema bancario che ha enormi problemi di patrimonializzazione. Così se si dovesse decidere di attuare questo piano B, sarà importante capire come e attraverso quali reti erogare tale liquidità. Le possibilità al momento potrebbero essere quella di creare una piattaforma on line o di utilizzare gli uffici postali correttamente organizzati. Si spera che se questa dovesse risultare la strada percorribile, la burocrazia non la rallenti come spesso accade rendendone inefficace la tempestività.

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