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Boeing: la causa del fallimento del primo volo di prova Starliner

Sono uscite allo scoperto le cause del fallimento del volo dello Starliner di Boeing. La NASA intanto sta pensando già ai prossimi lanci.

A dicembre, il primo volo senza pilota di Boeing Starliner è fallito. Questo perché il gigante aerospaziale ha diviso i suoi test in piccole parti piuttosto che condurre test più lunghi che simulano l’intero processo, dal lancio all’attracco. Il responsabile del programma Starliner John Mulholland ha rivelato a una teleconferenza che la società pensava che sarebbe stato “più appropriato dividere le fasi della missione in blocchi e fare molti test in quei piccoli frangenti“. Dopo tutto, eseguire una singola prova dal lancio all’avvio richiede più di 25 ore.

Se ricorderete, la capsula dell’equipaggio Starliner progettata per trasportare gli astronauti verso la ISS, non riuscì ad entrare nell’orbita giusta e ad attraccare alla stazione durante il suo primo volo di prova. Si è scoperto successivamente, che il tempo del computer di bordo del veicolo spaziale è stato calibrato in modo errato di 11 ore. Quindi non è stato in grado di sparare i propulsori che avrebbero inviato lo Starliner sul percorso corretto. Inoltre, la sua squadra di terra aveva già bruciato troppo carburante, quindi non è stata in grado di stabilire una connessione efficace. La società si è chiesta se l’errore sarebbe esistito ugualmente con un test più lungo.

 

Boeing: la NASA era forse all’oscuro di certi particolari, pertanto sta pensando come portare avanti il prossimo volo

La NASA e Boeing formarono una squadra per indagare su ciò che accadde. Un rapporto recentemente pubblicato da Orlando Sentinel affermava che il fatto che la società non avesse effettuato un test end-to-end ha sorpreso la NASA. Mulholland ha difeso Boeing alla conferenza, dicendo ai giornalisti: “Non voglio davvero che nessuno abbia l’impressione che questa squadra abbia provato a prendere scorciatoie. Non lo hanno fatto. Hanno fatto molti test. E in alcune aree ovviamente abbiamo delle lacune da colmare”.

Mulholland ha affermato che andando avanti, Boeing continuerà a fare test in piccole parti, ma condurrà anche test end-to-end più lunghi. Secondo il Washington Post, la NASA sta ancora pensando se consentire a Boeing di procedere con il suo primo volo con equipaggio oppure richiedere alla compagnia di completare prima un volo senza pilota.

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