E se i pannelli solari che tappezzano i nostri territori riuscissero a produrre energia anche di notte oltre che di giorno ?

Sarebbe scontato dire che la resa energetica si alzerebbe drasticamente, però come anche espresso dal nome stesso, questa possibilità è sempre stata pressoché irraggiungibile, fino ad oggi almeno.

Infatti un’equipe di ingegneri elettronici ha avuto una brillante idea per riuscire creare una cella in grado di generare energia anche la notte.

I risultati sono stati davvero incredibili dal momento che l’energia generata corrispondeva a circa 500W per metro quadro, ovvero un quarto rispetto ai pannelli a luce solare, i quali però dispongono di una fonte di energia decisamente maggiore, il sole.

Ecco il principio di funzionamento

Sostanzialmente il principio alla base è sovrapponibile a quello dei comuni pannelli solari ma, allo stesso tempo, speculare.

Per spiegare questa specularità dobbiamo un attimo ricordare come funzionano i pannelli comuni.

Essi sfruttano un principio base della fisica, ovvero che un corpo più caldo irradia calore verso uno più freddo, in questo caso il sole irradia calore sotto forma di luce e onde elettromagnetiche verso i pannelli, i quali sfruttano la stessa per produrre energia tramite la cella fotovoltaica.

Nel caso dei pannelli anti-solari, i due corpi sono il pannello stesso e lo spazio verso cui sono puntati.

Avremo perciò che il pannello rilascerà calore verso lo spazio sotto forma di onde infrarosse, le quali attraverso una cella termoradiativa, potranno essere adoperate per produrre energia elettrica.

Una trovata sembra ombra di dubbio geniale, che però si trova ancora in uno stato palesemente immaturo, poichè servirà ancora tanta progettazione, soprattutto per trovare i materiali migliori in grado di assorbire luce ad una lunghezza d’onda estremamente ampia.

 

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