In molti nel corso del 2019 hanno creduto alle diverse fake news che prevedevano l’abolizione di due fra le più odiate tasse nel panorama del sistema tributario italiano. Stiamo parlando del Canone Rai e del bollo auto. Nonostante su quest’ultima ci siano state diverse speranze lanciate anche da Luigi Di Maio stesso, oppure da un timido accenno ad una prima rivoluzione in base ad una proposta della Corte di Cassazione, bisogna rassegnarsi. Anche per il 2020 le due imposte ci saranno.

Partiamo a monte dal problema e consideriamo l’ingente gettito economico che deriva dal pagamento delle due accise. Nonostante l’autonomia regionale gestisca la situazione relativa al bollo auto, parliamo di un introito nelle casse statali di più di 6 miliardi di Euro annui.

Diverso invece lo scenario per il Canone Rai che porta allo Stato ben 1,5 miliardi di Euro. Senza contare che il pagamento della suddetta imposta risulti essere impossibile da evitare per i cittadini, in quanto arriva insieme alla bolletta dell’energia elettrica. Soltanto alcune categorie di utenti o gli over 75 con reddito inferiore a 7000 Euro possono godere del privilegio di non pagare l’accisa.

 

Per il 2020 bisognerà continuare a pagare il Canone Rai e il bollo auto

 

Nonostante i 7,5 miliardi di Euro rientrati nelle casse dello Stato, il Governo ha dichiarato che vi è ancora un buco di bilancio pari a 3 miliardi. Per coprirlo si sta pensando addirittura di aumentare il prezzo del carburante – già salatissimo – e si prevedono non pochi tumulti se la deliberà passerà nel corso dell’anno.

Il debito pubblico ad oggi ha raggiunto un livello incredibile e i politici stanno escogitando diversi nuovi metodi per fare cassa al fine di evitare l’aumento dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) per gli italiani.

Prevedere un futuro senza le sopracitate tasse sembra un’impresa utopica e irrealizzabile. Secondo quale principio lo Stato dovrebbe rinunciare a guadagni dalla portata di oltre 7 miliardi di Euro annui?

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