Postepay Le carte Postepay, nelle loro varie versioni, sono le più utilizzate in Italia. Costano poco e consentono di svolgere diverse operazioni online, presso gli uffici postali e nei negozi. Garantiscono un efficace sistema di accredito per stipendi e pensioni e mediano gli acquisti online su Amazon, eBay ed altri siti famosi.

La loro popolarità è quindi riconosciuta formalmente ed è proprio per questo che sempre più hacker sono soliti perpetrare delle vere e proprie truffe. Come sempre si passa per il circuito delle email che spianano la strada alla teoria del phishing come arma indiretta per l’azzeramento del conto personale. Ecco le ultime frasi preoccupanti che spingono sempre più utenti nel raggiro.

 

Postepay: le ultime truffe sono micidiali, utenti preoccupati dalle email in arrivo

Il phishing è senza dubbio la piaga del decennio. Ogni giorno arrivano sempre più email alla nostra casella di posta elettronica. Alcune sono da scartare a priori ma altre fomentano la preoccupazione per il rischio di andare in contro alla chiusura del conto oppure ad una sua sospensione. Sotto Natale siamo pronti a fare i nostri acquisti online ma temiamo di essere bloccati da un messaggio preoccupante.

Celandosi dietro il buon nome di Poste Italiane un gruppo di criminali informatici inoltra una serie di messaggi ad alcuni contatti. Annuncia la sospensione della carta Postepay per inesattezza di dati o per modifiche interne che implicano l’intervento dell’utente tramite procedura di log-in su pagina web indicata dal link in allegato. Altro non è che un phaarming, ovvero un sito in copia dell’originale fatto apposta per registrare ciò che viene digitato. Si finisce con il perdere i soldi regalando ai malfattori i propri risparmi.

Vale la solita raccomandazione di prudenza sul fatto di procedere sempre con i piedi di piombo di fronte a queste minacce. Chiedere informazioni al proprio istituto e segnalare l’accaduto alla Polizia Postale è d’obbligo. Lo step successivo è quello di eliminare il messaggio prima che possa fare danni.

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