chernobyl

In seguito ai molteplici incidenti nucleari che hanno interessato la Terra, sono molti i cittadini del mondo che ormai vivono nel terrore di un nuovo disastro nucleare. I motivi sono tanti ma, principalmente, la paura è dovuta ai danni subiti durante l’incidente di Chernobyl. Dopo più di 33 anni dal disastro nucleare che ha stravolto gli equilibri dell’intero pianeta, infatti, le persone stanno ancora pagando le conseguenze vivendo in condizioni precarie nelle vicinanze del Reattore 4.

Nel mese di Settembre 2017, però, una nube radioattiva è apparsa nei cieli Europei ed ha letteralmente sconvolto l’intera comunità. A quanto pare questa nube è si è creata in seguito al rilascio nell’aria di Rutenio-106, un isotopo del classico Rutenio standard. Nel giro di pochi minuti, quindi, la paura si è diffusa diffusa in tutta Europa ma, a distanza di due anni, i maggiori esperti del settore hanno finalmente scongiurato il pericolo.

Gli scienziati hanno infatti riscontrato dei valori di Rutenio-106 molto più elevati di quelli rilasciati duranti lo scoppio del reattore 4 di Chernobyl ma, ciò, risulta essere corretto solamente nell’isotopo in questione e non nell’intera composizione chimica.

Nube Radioattiva: ecco le cause del timore in Europa

Nella centrale nucleare Russa di Majak, una delle più grandi al mondo, sono stati rilevati dei valori di Rutenio-106 estremamente alti. La società Rosacom, che gestisce la centrale, si è però difesa affermando che i valori elevati sono legati alla combustione di un satellite precipitato nelle vicinanze. Una tesi che, però, non convince le autorità poiché priva di prove e fondamenta

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