huawei-vendere-business-5gNella stessa giornata in cui hanno visto la luce i nuovi Huawei Mate 30 e Mate 30 Pro, l’azienda ha inviato comunicati stampa tramite il quale raccontano dell’esistenza del training cluster più veloce al mondo, l’Atlas 900.

Nel corso dello Huawei Connect è stata annunciata una nuova strategia che permetterà di elaborare i dati più rapidamente nel mercato informatico, questa passa per l’Atlas 900, il cluster di autoapprendimento più veloce al mondo. Il sistema permetterà di sfruttare l’intelligenza artificiale non solo sugli smartphone o i dispositivi casalinghi, ma anche in un ben più ampio spettro di applicazioni.

 

Huawei: ecco l’Atlas 900

Ken Hu, sempre nel corso dello Huawei Connect 2019, ha confermato che “il futuro dell’informatica è un mercato con un valore di due trilioni di dollari, noi continueremo ad investire in 4 aree ben definite: innovazione dell’architettura, processori adatti ad ogni scenario, costruzione di un ecosistema aperto e per il mantenimento dei confini dell’attività commerciale”.

Per quanto riguarda l’elaborazione dei dati, Huawei prevede che entro i prossimi 5 anni ben l’80% degli strumenti di calcolo di tutto il mondo saranno gestiti dall’intelligenza artificiale.

Proprio per questo motivo l’azienda ha presentato Atlas 900, un cluster che racchiude al proprio interno la forza di migliaia di processori Ascend, ed in grado di impiegare solamente 59,8 secondi per il training di ResNet-50, lo standard di riferimento utilizzato per misurare le prestazioni dell’intelligenza artificiale (un tempo di 10 secondi più veloce del record mondiale).

Le possibilità di applicazione sono infinite, si potrà utilizzare a partire dalle previsioni meteorologiche, passando però per l’astronomia, l’esplorazione petrolifera o la guida autonoma. Al momento è stato implementato in Huawei Cloud, in tal modo tutti i clienti potranno sfruttare la potenza di calcolo, offrendo al contempo incredibili sconti per l’accesso ai servizi da parte di enti, università o istituti di ricerca.

Ken Hu ha concluso l’evento ricordando che oggi “siamo in una nuova era di esplorazione, un oceano potenzialmente illimitato che ci sta solo aspettando; noi ci stiamo lanciando con migliaia di navi, ma solo lavorando assieme potremo portare l’intelligenza artificiale a nuovi livelli”.

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