Vodafone backdoor rete Huawei

Un altro capitolo della spy story intorno a Huawei si aggiunge con Vodafone Italia, poiché l’operatore ha scoperto delle backdoor nascoste in alcune apparecchiature fornite dal produttore cinese. Le tecnologie in questione avrebbero un codice informatico che consente a Huawei di accedere indisturbato alla rete fissa degli utenti tramite i router Vodafone.

La fonte della notizia è il popolare sito d’informazione Bloomberg, anche se la questione delle backdoor sia accaduta in un periodo lontano circa dieci anni. Sotto accusa ci sono nientemeno le Vodafone Station, i migliaia di router sono forniti proprio da Huawei, e alcune parti dell’infrastruttura della rete di Vodafone. Anche se la cosa non ci fa stare affatto tranquilli (io vi scrivo grazie a un router dell’operatore), Bloomberg sostiene che non ci sono prove che i dati siano stati compromessi.

 

Vodafone è in pericolo, trovato un virus backdoor nei device Huawei

Una backdoor è una “porta per entrare” segreta aggirando i controlli di sicurezza per di un sistema informatico. Secondo la fonte, la stessa Huawei era a conoscenza del bug ma intervenire avrebbe comportato l’impossibilità di configurare i dispositivi in ​​remoto. Solo di fronte alla contestazione di Vodafone il produttore cinese è intervenuto. 

È ovvio che la scoperta delle backdoor non può esaurirsi al solo periodo 2009-2011 e non ci lascia tranquilli il fatto che le vulnerabilità sono presenti nelle reti Vodafone del Regno Unito, Germania, Spagna e Portogallo.

Dunque piove sul bagnato per l’azienda cinese, finita negli ultimi mesi sotto la lente di ingrandimento dell’America con l’accusa di sfruttare le infrastrutture di rete concesse agli operatori di telefonia per spiare gli utenti occidentali. Visto che l’azienda cinese sarà tra i main partner tecnologici per la realizzazione delle reti 5G in molte parti del mondo, il ban degli Stati Uniti e le conseguente pressioni sui loro alleati fa rischiare grosso a Huawei. Quanto scoperto da Bloomberg potrebbe quindi dare nuovo fiato alle accuse contro l’azienda cinese.

Se Huawei venisse bandita dal mercato occidentale, gli operatori di telefonia impegnati nello sviluppo del 5G perderanno diversi milioni di euro. Si pensi che Vodafone decise di non abbandonare Huawei nel 2012 in quanto i suoi dispositivi erano i più convenienti sul mercato.

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