SMS novità aggiornamento

Whatsapp Telegram sono due applicazioni di messaggistica istantanea che sono conosciute e utilizzate in tutto il mondo; oggi, comunicare è diventato economico, intuitivo e veloce.
I messaggi sono utilizzati da tutti i consumatori, dai più piccoli ai più grandi e sono numerose, le applicazioni che permettono di comunicare con una o più persone; nonostante le innumerevoli app, alcuni consumatori preferiscono utilizzare gli antichi SMS.

SMS: ecco la loro storia e per quale motivo sono ancora utilizzati

Gli SMS nascono nel 1984 dall’idea di Matti Makkonen, un ingegnere finlandese; inizialmente, solo le aziende telefoniche Tim, Wind, 3 Italia e Vodafone potevano utilizzarli per inviare informazioni ai loro clienti sulle tariffe attive.

Con il passare degli anni però, gli SMS (Short Message Service) si svilupparono come prima forma di comunicazione mobile fra consumatori; fino ad oggi, hanno avuto un forte cambiamento:

  • Venne introdotta la scrittura abbreviata: i consumatori non scrivevano più le parole intere, per esempio comunque –> cmq, sei–>6, come–> cm e cosi via;
  • Inoltre, qualche mese dopo furono introdotte le emoticon: i consumatori, in questo modo danno più espressività al messaggio; tutt’ora sono ancora utilizzate.
  • Successivamente, si introduce una nuova forma di scrittura: text on 9 keys conosciuta come T9; il consumatore per formare una parola, doveva formarla con la pressione di un solo tasto perché la parola finale si formava in automatico sulla base dell’ordine dei tasti premuti.
  • Oggi invece, i consumatori scrivono messaggi con la nota tastiera QWERTY: la tastiera che abbiamo sui nostri smartphone è la medesima dei computer.

Oggi, gli SMS sono ancora utilizzati secondo i risultati di uno studio condotto da Commify: due terzi dei consumatori europei preferisce utilizzare gli SMS invece che Whatsapp
Telegram perché non necessita di una connessione dati o wi-fi e inoltre, possono comunicare con chiunque perché la ricezione e l’invio del messaggio si basa sul numero di telefono; infatti l’utente che utilizza Whatsapp o Telegram, prima di inviare un messaggio su queste piattaforme deve verificare che, il destinatario abbia un account su quella applicazione.

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