Facebook

Il social network Facebook nelle ultime settimane è stato nell’occhio del ciclone per la più grande falla nella sicurezza mai vissuta in tutta la sua storia.

Secondo gli analisti, la falla nella sicurezza è stata anche peggiore di Cambridge Analytica. Negli ultimi giorni sono stati anche resi pubblici i dati che riguardano le tasse dovute al fisco. Da questi dati, in Gran Bretagna, si è scatenata una polemica.

 

Facebook e le tasse dovute al fisco, è polemica

Il social network ha pagato al fisco “solamente” un pugno di milioni di sterline, nonostante i ricavi annui stimati a 1.3 miliardi di sterline. Per questo motivo in Gran Bretagna si è scatenata una polemica su un trattamento privilegiato della piattaforma ma non solo. Sono anche altri i colossi che hanno le base operative in Inghilterra.

A dare voce alla protesta sono stati i giornali del gruppo Murdoch, dal Times fino al Sun. La polemica è arrivata proprio ora, quando le pressioni sul cancelliere dello Scacchiere, Philip Hammond, titolare del Tesoro nel gabinetto di Theresa May, si fanno sempre più dure. La manovra finanziaria di autunno prevede una specifica tassa digitale per tutti i giganti come Facebook.

Il conto presentato dall’agenzia delle entrate nei confronti di Facebook, si è triplicato in un solo anno, arrivando fino a 15 milioni di sterline. Ma il conto resta comunque basso rispetto ai profitti della piattaforma. La società di Mark Zuckerberg infatti non verserà più di 7.4 milioni anche quest’anno, avendo accumulato 8 milioni di esenzioni, attraverso il meccanismo del trasferimento di quote azionarie a un po’ di dipendenti.

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