I fatti antecedenti alla multa attuale sono stati accertati dal Garante con una complessa indagine, avviata sulla base delle lamentele degli utenti, che ha portato alla luce più di due milioni di persone contattate per scopi di telemarketing aggressivo.

 

Una sanzione enorme contro Vodafone: spiegato il perché

Il perché di questa sanzione così alta è spiegato dallo stesso testo del Garante della Privacy che, oltre alla contestazione verso Vodafone delle violazioni previste dalla normativa privacy, l’operatore è reo di aver utilizzato per i suoi illeciti dei database dalle grandi dimensioni e con dati molto sensibili.
Nonostante Vodafone abbia intrapreso misure congrue a regolarizzare la sua posizione illecita già dalla precedente sentenza del Garante, le sue violazioni sono di una gravità impossibile da dimenticare. Prima di tutto per l’enorme numero di persone raggiunte in meno di due anni, per la tipologia variegata di canali utilizzati (telefono fisso, mobile e SMS) e, infine, per l’importanza e la vasta rete di cui l’operatore rosso dispone.

L’autorità garante della protezione dei dati personali ha quindi applicato la sanzione pecuniaria, aumentando 4 volte la sua quantità perché si è ritenuto che una cifra inferiore non potesse nuocere in alcun modo al contravventore, così come è previsto dall’art. 164-bis, comma 4, del Codice Privacy. Per queste circostanze, quindi, l’importo finale della sanzione è stato aumentato da 200 a 800mila euro.

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