Amazon è la piattaforma di e-commerce più famosa al mondo, è conosciuta anche grazie ai servizi che offre. Uno su tutti il servizio Prime, che permette di ricevere ordini in poco tempo e senza costi di spedizione.
Nell’impianto di Hengyang però, dove l’azienda produce il Kindle ed Echo Dot sono entrati gli ispettori di China Labor Watch. Gli ispettori hanno riscontrato dei problemi non da poco, per i quali Amazon potrebbe finire nei guai.
Amazon nei guai, arrivano gli ispettori
Gli ispettori sono entrati nell’azienda Foxconn, impresa taiwanese che produce componenti ed apparecchiature di elettronica per le maggiori aziende americane e non. Alcune di esse sono Apple, Microsoft, Motorola, Nintendo e Nokia. Molte volte abbiamo parlato delle pessime condizioni in cui lavorano i dipendenti Amazon, ma questa volta potrebbe essere stato superato il limite.
Foxconn in Cina ha ben 13 impianti di produzione, tra cui quello di Hengyang. Questo impianto è già conosciuto a tutto il mondo per le dure condizioni dei lavoratori, stipendi bassi, turni infiniti e contratti di lavoro interinali. L’azienda di Jeff Bezos lo scorso anno ha siglato un accordo con questo impianto, che prevedeva un aumento della produzione dei Kindle, Echo Dot e Tablet del 30% in un anno. Questo accordo prevedeva anche l’assunzione di 15 mila nuovi dipendenti.
Il problema secondo China Labor Watch, è che tutti i nuovi addetti alla catena di montaggio, hanno lavorato fino ad oggi 60 ore alla settimana, 100 nei periodi di punta come Natale. In poche parole sarebbero 8 ore al giorno più 2 ore di straordinari obbligatori per salari che si aggirano intorno ai 300/400 dollari al mese. Secondo la legge cinese, gli addetti alle spedizioni non potrebbero superare il 10% dell’organico in azienda. In questo impianto la percentuale è arrivata addirittura al 40%. Vi terremo aggiornati su eventuali provvedimenti a cui l’azienda andrà incontro.