Fibra Ottica

AGCOM ha presentato un nuovo documento attraverso cui porre un vincolo ai provider di servizi di connessione che tendono a minimizzare le sostanziali differenze che intercorrono tra connessioni in Fibra Ottica reali e connessioni su dorsali in rame.

AGCOM mette le cose in chiaro: la Fibra Ottica deve essere FIBRA OTTICA

Il Garante per le Comunicazioni ha accolto una richiesta del Parlamento in merito alla finalizzazione di un provvedimento che consente di bloccare le astuzie commerciali sulla vendita dei servizi internet.

I provider di servizi dovranno quindi indicare l’esatta natura della connessione proposta servendosi di un nuovo sistema di classificazione corrisposto all’apposizione di cinque bollini che individuano altrettanti tipi differenti di connessione. A ogni bollino sono associati una sigla e un colore che identificano la qualità del servizio.

qualità Fibra Ottica

Il bollino verde fa riferimento alle connessioni che sfruttano le tecnologie FTTH, ovvero Fiber to the Home (fibra fino a casa) che offrono il massimo delle prestazioni ad oggi disponibili, mentre il bollino azzurro identifica invece le connessioni di tipo Fiber to the building (FTTB), in cui la fibra arriva fino al palazzo per poi raggiungere i vari appartamenti al suo interno tramite doppino in rame.

Il bollino giallo, invece, si applica al contesto delle connessioni Fiber to the cabinet (FTTC), in cui la Fibra giunge fino all’armadio in strada e poi si dirama verso le case tramite cavi di rame (connessioni Fibra-Rame).  Il bollino viola, infine, è associato alle soluzioni Wimax / LTE per quanto concerne il tratto finale.

Il regolamento è ancora in fase di discussione e i bollini così descritti si trovano in una fase che potremmo definire come “sperimentale”, potendosi completare con future successive integrazioni. Siamo finalmente ad una svolta? Noi confidiamo di sì, e voi?

Articolo precedenteLG V35 ed LG Q7 sono i prossimi smartphone Android del produttore: c’è anche uno smartwatch
Articolo successivoWhatsApp: in arrivo un algoritmo che blocca le catene di Sant’Antonio