Lo Zephirus Duo 15 di Asus è un prodotto incredibile. Non tanto per le sue specifiche tecniche, o magari per altri piccoli aspetti che andremo a vedere dopo. Si tratta di un notebook incredibile per l’innovazione che porta in questo settore, ormai fermo da tempo ad un form factor ben stabilito e che non smette mai di vendere. Certamente il suo prezzo è proibitivo per la maggior parte degli utenti sul mercato, ma se appartenete ad una determinata categoria e necessitate di prestazioni prodigiose, allora questo mostro di potenza potrà fare al caso vostro. Tutto questo non senza alcuni grossi compromessi con alcuni dei quali si può convivere, e altri un po’ meno. Ma vediamolo più nel dettaglio nella recensione approfondita.

 

Unboxing

La confezione esterna è la classica scatola per notebook, magari un po’ sovradimensionata. All’interno però troviamo un ulteriore confezione estremamente curata e bellissima da vedere che contiene la workstation e alcuni piccoli accessori. Due i caricabatterie: uno con alimentatore esterno in grado di caricare il pc, perfino durante l’utilizzo, mentre il secondo dalle dimensioni compatte che vi permetterà di mantenere stabile il livello di carica durante l’utilizzo. Presente anche un poggia polsi in gomma, dato che il design estremamente avanzato della tastiera non lo rende confortevole come tanti altri modelli. Infine una webcam (di cui l’Asus è sprovvisto) collegabile via Bluetooth e posizionabile dove più ci è comodo. Un comparto abbastanza completo per un dispositivo di questo livello, che fornisce tutto il necessario per il suo funzionamento. Avrebbe fatto piacere magari vedere una custodia appositamente realizzata per il trasporto.

 

Design

L’innovazione introdotta da Apple con la touch bar minimal viene qui portata agli estremi, con un secondo display touch posto sotto quello principale. Un design che, come dicevo nell’introduzione, stupisce e fa rimanere a bocca aperta di fronte a questa soluzione, con un display secondario che non solo sta lì, ma si solleva inclinandosi verso l’utente. Dimensioni da record, soprattutto considerando la componentistica hardware montata all’interno della workstation: 36.0 x 26.8 x 2.09, per un peso “piuma” di 2.48 Kg. Materiali assolutamente premium, con un telaio interamente in metallo, robusto e soprattutto molto solido. Presenti numerose griglie per l’aerazione, sia sui lati che sulla parte inferiore e posteriore.

Un design orientato al gaming, con una tastiera rgb molto bella e un pad forse leggermente risicato, ma che lascia spazio allo schermo touch. Belle le linee, eleganti e aggressive alo stesso tempo, con un pc che non sfigura affatto in una postazione gaming, e che per lavoro (magari con l’illuminazione rgb disattivata) risulta ben bilanciata.

 

Display

Il display, o sarebbe meglio dire i due display, di questo dispositivo presenta delle caratteristiche che o rendono perfetto per l’utilizzo professionale. Dalla sua parte troviamo la risoluzione in 4k, che rende qualsiasi contenuto estremamente nitido: vedere i pixel è praticamente impossibile, ma ciò che più colpisce è senza dubbio il rendimento della calibrazione del pannello eseguita in fabbrica. Troviamo una gamma di 2.2 perfettamente standard, un DeltaE medio di 2,02 e una copertura del 100% sRGB, 99% Adobe RGB, 90% DPI-P3 e 93% NTSC. Insomma un pannello adatto ai lavori di grafica e in tutti quegli ambiti dove l’accuratezza dei colori risulta fondamentale. Con il nostro Datacolor SpyderX abbiamo provato a calibrare ulteriormente il monitor, ottenendo però solo un DeltaE medio di 1.62: un piccolo miglioramento (invisibile ad occhio nudo) che però riesce ad attenuare la divergenza di alcuni singoli colori (come potete vedere dalla tabella di qui sotto). Unica pecca l’uniformità della retroilluminazione: ne risulta un’illuminazione divergente soprattutto al 100% della luminosità e con immagini particolarmente scure, sulle quali sarà possibile percepire anche ad occhio nudo la differenza lungo i bordi.

Il pannello secondario invece si solleva grazie ad un meccanismo molto sofisticato collegato al display principale, grazie al quale, una volta aperto il notebook, si andrà ad inclinare leggermente per facilitarne l’utilizzo e l’angolo di visuale. La funzionalità Touch del pannello è sicuramente molto interessante, anche se poi alla prova effettiva mi sono trovato in poche situazioni ad utilizzarla. La risoluzione è sempre 4k, con l’eccezione che la finitura presenta uno strano effetto che sembra quasi ridurne la risoluzione. Standard matte invece la rifinitura del pannello principale, con riflessi che riescono a dare fastidio solo nei casi più estremi.

Ma veniamo al refresh rate del pannello: i suoi 60Hz risultano perfetti per lavorare, un po’ meno per giocare. Se il vostro utilizzo principale sarebbe quello gaming, esiste una versione di questo prodotto con display Full HD e refresh rate a 300Hz, perfetto anche per i giochi più competitivi e veloci. Sia chiaro, non che sia impossibile giocare a 60Hz, anzi. Ma la questione principale, più che giocare a 60Hz, è quella che l’hardware montato non riesce a far girare i giochi a quella risoluzione, costringendovi quindi a scalare la risoluzione in 2k o addirittura in Full HD. In queste condizioni l’esperienza, soprattutto in 2k, non ne risente affatto da un punto di vista visivo; mentre in Full HD l’immagine apparirà quasi sfocata.

 

 

Prestazione e hardware

Un Intel Core i9-10980HK a 2.4 GHz (16M Cache, 8 core), una scheda grafica Nvidia GeForce RTX 2080 SUPER Max-Q Design con 8GB di vram GDDR6 e ben 32GB di ram DDR4 rendono questo dispositivo una macchina da guerra. Nulla vi fermerà nel vostro cammino lavorativo e ricreativo, né sul lato produttività, né su quello gaming. Purtroppo ci sono diversi “MA”, ingombranti e pesanti come macigni, con cui venire a patti e con cui convivere senza troppa scelta.
Sia chiaro, a livello prestazionale non possiamo dire nulla ad un portatile di questo tipo, sicuramente tra i più potenti al mondo allo stato attuale della tecnologia. Ma appunto tanta potenza viene a discapito di tante altri piccoli aspetti che contribuiscono, così come la potenza, a restituire un’esperienza adeguata e bilanciata per chi lavora. Il primo di questi aspetti è la rumorosità: 6-8 ore passate a lavorare su questo notebook risultano faticose prima di tutto per il rumore, costante e incessante del sistema di ventilazione. Il sistema di dissipazione del calore con metallo liquido funziona molto bene per tenere le temperature a livelli accettabili, ma purtroppo le ventole sono sempre accese, anche in idle, per poi raggiungere i 3500-4500 RPM durante i lavori più impegnativi. Ne risulta un rumore ad alta frequenza che alla lunga stanca durante l’attività lavorativa, a cui si può porre rimedio con un buon headset per ascoltare la musica o ancora con una buona base di ventilazione aggiuntiva per tenere la workstation ancora più ventilata. Un altro problema sono le temperature: il processore si trova costantemente intorno ai 65-70°, con un utilizzo normale, mentre durante il gaming gli 80-85° sono la norma. Ne risulta un calo di prestazioni per l’aumento delle temperature e un aumento delle velocità delle ventole, che rendono le sessioni di gioco quasi impossibili senza l’utilizzo di cuffie o se magari non vivete da soli. Dei compromessi che dovete essere pronti a sostenere se desiderate avere una potenza senza riserve per ogni vostra attività.
Approfondendo il lato gaming emergono allo stesso modo dei grandi pregi e alcuni piccoli difetti. Ad esempio, il display 4k di cui abbiamo parlato in precedenza, risulta ampiamente sproporzionato nell’ambito gaming, ma perfetto per l’ambito lavorativo.
Nonostante la RTX 2080S Max-Q Design, risulta difficile raggiungere i 60fps in 4k con la maggior parte dei giochi. Sarete costretti a scalare la risoluzione in 1440p o in 1080p per godervi i vostri titoli a dettagli alti o ultra. Esempio lampante di questa situazione è Cyberpunk 2077, titolo estremamente pesante graficamente, che gira a fatica al massimo delle impostazioni grafiche in 4k.
Questa versione dello Zephirus Duo risulta particolarmente adatta all’ambito lavorativo, dove le operazioni in 4k risultano scorrevoli e piacevoli per la vista, come abbiamo già visto nel paragrafo dedicato al monitor.

Batteria

Come per tutti i dispositivi top di gamma la batteria non è affatto un punto forte. 90WHrs con una batteria a 4 celle agli ioni di litio: enorme rispetto a tanti altri concorrenti, ma comunque sottodimensionata. Anzi, in questo caso la batteria è come se non esistesse. Una volta staccato dalla corrente, con la carica al 100%, si riesce a lavorare per un’ora o poco più. Inoltre, automaticamente la gpu viene limitata se non si è attaccati alla corrente, altrimenti il consumo rischierebbe di essere ancora più alto. Se da una parte il peso risulta estremamente contenuto in rapporto ai componenti che monta, occorre considerare anche il peso del caricabatterie da portarsi dietro, che non vanta di certo un peso piuma. Siamo ben oltre il chilo, ma se volete potete portarvi il caricabatterie più piccolo, che non caricherà il dispositivo durante l’utilizzo, bensì manterrà il livello di carica della workstation. Non il massimo sicuramente, per un dispositivo che dovrebbe fare della mobilità il suo punto forte, e invece ne risulta ancora più debole. Come dicevo prima, l’estrema potenza fornita dall’hardware si sconta sotto altri aspetti, sta a voi decidere quali sono quelli prioritari e quelli che invece potete sacrificare.

 

Tastiera e trackpad

Fin dall’accensione, subito dopo aver ammirato l’eleganza e la tecnologia che contraddistingue il secondo monitor, si viene subito colpiti dall’illuminazione RGB Aura della tastiera. Bellissimi i giochi di colore e soprattutto di altissima qualità i led, che permettono una personalizzazione estrema in base ai propri gusti e alle proprie preferenze.

Una tastiera decisamente compatta, ma molto ben realizzata. La spaziatura tra i tasti è minima, ma grazie a questo espediente i tasti risultano più grandi. La corsa è morbida e molto corta, con un sound ovattato e decisamente silenzioso. Un po’ sacrificate le freccette direzionali, molto piccole e posizionate sull’estremo bordo inferiore del dispositivo.

A destra infine il trackpad: estremamente sensibile e preciso, reagisce bene alle gesture e al minimo tocco. Non presenta il solito click, ma vengono inseriti due pulsanti aggiuntivi per quanto riguarda il click sinistro e destro, principalmente per l’ambito lavorativo e gaming. Tuttavia, anch’esso risulta abbastanza compatto e in una posizione insolita; infatti, ci ho messo qualche tempo ad abituarmi alla sua posizione decentrata, andandolo spesso a cercare sotto alla barra spaziatrice. Ma ci si fa l’abitudine, non preoccupatevi. Per rimediare alla posizione arretrata dell’intera tastiera, Asus ha incluso all’interno della confezione un poggia polsi in gomma di alta qualità, da aggiungere al lato inferiore del dispositivo, per aumentare il confort, che altrimenti risulta un po’ sacrificato. Certo si tratta di un altro accessorio da aggiungere a quelli già da portare nello zaino, ma se lavorate diverse ore su questo dispositivo, vi sarà estremamente utile. Se invece le vostre sessioni sono meno prolungate allora potrete anche farne a meno.

Insomma, una dotazione di alta qualità, che convince quasi sotto tutti i punti di vista. Certo che non potevamo aspettarci altro da un tale prodigio.

 

Audio e connettività

Completo al 100% sotto il profilo connettività: presenti 2x USB 3.2 Gen 1 Type-A, 1x USB 3.2 Gen 2 Type-A, 1x USB 3.2 Gen 2 Type-C in grado di supportare il display port, la ricarica, il G-SYNC e il Thunderbolt 3. Presente perfino un’immancabile porta Lan RJ45. Prestazioni garantite anche qualora utilizzaste questo dispositivo su una postazione fissa, o con monitor esterno.

Ma veniamo al reparto audio. Sono due gli altoparlanti da 4W l’uno. Potrà sembrarvi poco, ma in realtà la qualità è eccellente e supera tranquillamente delle casse esterne di livello entry level. Un volume altissimo che brilla per profondità e soddisfa nella maggior parte delle situazioni. Ma quello che colpisce è la qualità sonora e la resa chiara e precisa della musica.

 

Prezzo e conclusioni

Come dicevo nell’introduzione, il prezzo supera i 4.000€, attestandosi sui 4.499€. Un prezzo proibitivo per tanti, ma soprattutto un prodotto che ha senso acquistare solo se appartenete ad una categoria ben precisa, ovvero quella dei lavoratori nel mondo della grafica, del design o della produttività. Lo Zephirus Duo garantisce delle prestazioni eccellenti, paragonabili a quelle di un buon pc fisso, ma con il vantaggio di poterlo portare con voi in studio o in ufficio, e soprattutto di non occupare spazio se avete a disposizione un’area limitata dove lavorare.

Non è certamente un prodotto esente da difetti, anche se più che difetti sono conseguenze dirette che scaturiscono dalla sua progettazione e dalla potenza incredibile che riesce a generare. Rimane quindi un Notebook che stupisce grazie ad secondo display, la cura per il dettaglio, il peso contenuto.

Dunque, un applauso ad Asus, per aver portato sul mercato una bestia di potenza. Ma da tenere a bada, sia ben chiaro.

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