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Google ed Epic trovano un’intesa storica: Android cambierà per sempre

L’accordo tra Google ed Epic rivoluziona Android: store alternativi installabili facilmente, commissioni ridotte e pagamenti più liberi

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Google vs Epic

Dopo anni di tensioni legali, Google ed Epic Games avrebbero finalmente raggiunto un accordo che promette di modificare in modo profondo il funzionamento di Android in tutto il mondo. L’intesa, che attende solo la conferma del tribunale, prevede l’introduzione di nuove regole per gli app store alternativi, una revisione delle commissioni e maggiore libertà nei metodi di pagamento. Se approvato, l’accordo resterà valido fino a giugno 2032, segnando una delle più lunghe e significative modifiche mai applicate all’ecosistema Android.

Il cuore dell’intesa ruota attorno alla possibilità di installare app store terzi in maniera semplice e sicura. Gli utenti potranno scaricarli direttamente da un sito web verificato, senza passaggi complicati o avvisi di sicurezza invasivi. Questa novità rientra nel programma Registered App Store, che consentirà ai marketplace registrati presso Google di essere installati con un solo tocco, dopo una verifica di legittimità.

Commissioni e pagamenti più flessibili

Sul fronte economico, l’accordo introduce una riduzione delle commissioni: il tetto massimo scenderà dal 30% al 20%, mentre la soglia minima sarà del 9%, in calo rispetto all’attuale 15%. Le tariffe varieranno in base al tipo di transazione: per gli abbonamenti ricorrenti e i pagamenti con impatto marginale sull’esperienza di gioco, come le skin cosmetiche, si applicherà la commissione più bassa; per i contenuti che modificano le prestazioni, come armi o potenziamenti, si arriverà invece al 20%.

Gli sviluppatori potranno inoltre aggiungere metodi di pagamento alternativi, pur mantenendo l’obbligo di includere Google Play Billing. Sarà anche possibile proporre prezzi diversi in base al sistema di pagamento scelto. Google, secondo i portavoce, non applicherà per ora commissioni extra ai metodi esterni, pur riservandosi la facoltà di farlo in futuro.

L’accordo, destinato a entrare in vigore con la prossima versione di Android, estende le sue implicazioni ben oltre gli Stati Uniti, toccando tutti i mercati dove è presente il Play Store. In caso di conferma giudiziaria, l’intesa segnerà un cambiamento epocale nella distribuzione digitale: Android diventerà più aperto, competitivo e trasparente, con vantaggi evidenti per gli sviluppatori e una nuova libertà per chi usa l’ecosistema Google.

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