Il mercato delle auto in Europa archivia un mese di settembre decisamente positivo. Secondo i dati diffusi da ACEA, l’associazione dei costruttori europei, le immatricolazioni nell’UE hanno raggiunto 888.672 unità. Risultato che segna un aumento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2024. Se si includono anche Regno Unito e Paesi EFTA, il totale sale a 1.236.876 veicoli, con una crescita complessiva del 10,7%.
Da gennaio a settembre 2025, le nuove immatricolazioni nell’ Unione Europea ammontano a oltre 8 milioni di unità. Invece, includendo Regno Unito e Paesi EFTA si raggiunge quota 9,9 milioni, con un progresso dell’1,5%.
A trainare la ripresa non sono però le motorizzazioni tradizionali. Al vertice troviamo infatti le vetture a batteria e le ibride, che continuano a conquistare nuove quote di mercato. Le auto elettriche pure (BEV), ad esempio, hanno registrato a settembre 167.586 immatricolazioni in Europa. Se poi si considerano anche Regno Unito e Paesi EFTA, il dato raggiunge 260.256 unità.
Auto ibride e plug-in in rialzo, mentre benzina e diesel arretrano
Anche le auto ibride proseguono la loro crescita costante. A settembre 2025 si contano 308.037 immatricolazioni nell’UE , che diventano 434.947 considerando anche i Paesi extra. Dall’inizio dell’anno, le vetture ibride hanno raggiunto quota 2,79 milioni. I risultati migliori si registrano in Francia, Spagna, Germania e Italia.
Molto positivo anche il settore plug-in hybrid (PHEV), con 91.148 nuove immatricolazioni nell’UE a settembre (+65,4%). Se si includono Regno Unito e Paesi EFTA, si arriva a 132.197 veicoli. In calo invece le alimentazioni tradizionali. Le auto a benzina si fermano a 221.586 immatricolazioni, con una quota in discesa al 27,7%. Invece le diesel registrano appena 71.579 unità e una quota del 9,3%.
Secondo UNRAE, che rappresenta le case automobilistiche estere in Italia, la transizione energetica del settore richiede ora “regole chiare e stabili”. Il direttore generale Andrea Cardinali ha sottolineato l’urgenza di incentivi e politiche industriali di lungo periodo per consolidare il mercato elettrico ancora un fase di crescita.