Ad

TALAY, il drone marino che vola radente all’acqua e sfida i radar

Il drone turco TALAY vola radente all’acqua a 200 km/h, sfuggendo ai radar e aprendo nuove frontiere nelle operazioni militari.

2 Minuti lettura
Il drone turco **TALAY** vola radente all’acqua a 200 km/h, sfuggendo ai radar e aprendo nuove frontiere nelle operazioni militari.

Dal mare, in silenzio, a pochi metri dalla superficie, qualcosa avanza veloce. Non è un motoscafo e nemmeno un aereo. È il TALAY, il nuovo drone sviluppato dalla turca Solid Aero, e sembra uscito da una scena di fantascienza. La sua specialità? Volare a soli tre metri d’altezza, sfiorando l’acqua, e spingersi fino a quasi 200 chilometri orari verso l’obiettivo.

 

Tra mare e aria: il segreto del TALAY da 200 all’ora

Il segreto sta in una tecnologia affascinante chiamata “effetto suolo”. In poche parole, il TALAY non si comporta come un aereo tradizionale: sfrutta un cuscino d’aria che si forma tra le ali e l’acqua, guadagnando velocità con meno consumo di energia. E, cosa ancora più importante per uno scenario militare, viaggia troppo basso per essere facilmente intercettato dai radar convenzionali. È questo a renderlo così minaccioso: appare tardi, forse troppo tardi, sullo schermo di chi dovrebbe fermarlo.

Nonostante la sua silhouette compatta — tre metri di apertura alare e altrettanti di lunghezza — il TALAY porta con sé una potenza inaspettata. Spinto da un motore elettrico alimentato da batterie ai polimeri di litio, può restare operativo per circa tre ore. E il suo carico utile di 30 chili, che a prima vista può sembrare modesto, basta per equipaggiarlo con sensori avanzati per missioni di pattugliamento o, in uno scenario meno pacifico, con esplosivi simili a quelli montati su missili anti-nave leggeri come il “Sea Venom”.

Ma il vero incubo per chi si trova dall’altra parte non è un singolo TALAY: è un gruppo intero. In sciami coordinati, più droni di questo tipo potrebbero colpire da diverse direzioni contemporaneamente, mettendo in crisi anche le difese delle navi da guerra più moderne.

Il controllo è affidato a un sistema di nuova generazione, capace di lavorare sia in autonomia — seguendo rotte preimpostate — sia sotto la guida di un operatore, fino a 200 chilometri di distanza. Gli algoritmi di intelligenza artificiale integrati permettono manovre precise e predittive, adattandosi alle circostanze in tempo reale.

Presentato ufficialmente all’International Defense Industry Fair di Istanbul, il TALAY non è un concept da laboratorio: è già pronto per la produzione. E lascia intravedere un futuro in cui il confine tra mare e cielo diventa sempre più sottile… e pericoloso.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!