Pornhub, insieme agli altri siti del gruppo canadese Aylo — tra cui YouPorn e RedTube — ha annunciato l’interruzione dei servizi in Francia. La decisione arriva in risposta alla nuova legge sulla verifica obbligatoria dell’età, che impone ai siti per adulti di implementare controlli più rigorosi per impedire l’accesso ai minori.
Secondo Aylo, che considera la Francia il suo secondo mercato dopo gli Stati Uniti, l’obbligo introdotto dal governo francese costringerebbe gli utenti a condividere dati troppo sensibili, come carte d’identità o informazioni di pagamento. L’azienda ritiene che il controllo dovrebbe avvenire direttamente a livello di dispositivo o sistema operativo, in modo da garantire maggiore riservatezza.
Le critiche di Aylo alla normativa francese
Il gruppo, già noto come Mindgeek e ora sotto la gestione del fondo Ethical Capital Partners, ha espresso un netto dissenso nei confronti della legge. Secondo quanto dichiarato da Solomon Friedman, vicepresidente per la conformità, la normativa francese sarebbe non solo inefficace, ma anche pericolosa dal punto di vista della privacy. A supporto di questa tesi, Aylo cita le soluzioni già presenti nei sistemi Apple, Google e Microsoft, che permetterebbero una verifica meno invasiva.
In segno di protesta, le homepage francesi dei siti coinvolti mostrano l’immagine simbolica de “La Libertà che guida il popolo” di Delacroix, a sottolineare la difesa della libertà individuale contro forme di sorveglianza giudicate eccessive.
Reazione del governo francese e quadro europeo
La ministra per l’uguaglianza di genere, Aurore Bergé, ha risposto su X con un ironico “au revoir”, commentando favorevolmente l’interruzione del servizio. Per il governo, il blocco rappresenta una vittoria nella lotta alla diffusione di contenuti considerati violenti o degradanti tra i minori.
La questione francese rientra in un quadro più ampio, influenzato anche dal Digital Services Act europeo. In questo contesto, l’Italia ha già avviato una sperimentazione su un sistema open source per la verifica dell’età, legato al futuro Portafoglio europeo di identità digitale. Parallelamente, l’Agcom ha adottato la delibera 96/25/CONS per uniformarsi agli standard europei, obbligando i fornitori di contenuti per adulti a rispettare nuove regole di accesso.
Una tendenza globale di pressione normativa
Il caso francese non è isolato. Negli Stati Uniti, Aylo ha già ritirato i propri servizi da alcuni stati per motivi simili. Nel Regno Unito, invece, il regolatore Ofcom ha imposto nuovi obblighi ai siti per adulti, che dovranno implementare controlli efficaci entro luglio, anche attraverso strumenti come il riconoscimento facciale.
La situazione segnala una pressione crescente a livello globale. Il problema centrale resta l’equilibrio tra tutela dei minori e protezione della privacy degli adulti, un terreno dove interessi legittimi entrano spesso in contrasto. Per Aylo, la decisione di chiudere i siti in Francia rappresenta un gesto forte, ma anche un possibile colpo economico: secondo l’azienda, oltre 7 milioni di visite al giorno provenivano proprio dal territorio francese.