Mettiamola così: se ti dicessero che qualcuno è riuscito a far passare più di un milione di gigabyte di dati in un solo secondo, su una distanza di quasi duemila chilometri, con un singolo cavo in fibra ottica grande quanto un capello… ci crederesti? Eppure è proprio quello che ha fatto un gruppo di ricercatori giapponesi, battendo il record mondiale di velocità di trasmissione dati: 1,02 petabit al secondo su 1.808 km. Un numero difficile da immaginare, ma che in pratica significa poter spedire tutto il catalogo di Netflix in 4K in meno tempo di quello che ci mette il tuo computer ad accendersi.
Nuova fibra ottica batte ogni record di velocità
La cosa davvero interessante è come ci sono riusciti. L’idea è semplice, almeno sulla carta: se una fibra normale è come una corsia d’autostrada per i dati, loro hanno costruito un’autostrada a 19 corsie, tutte dentro lo stesso tubo. Non hanno inventato un nuovo tipo di materiale, né realizzato cavi giganteschi: la fibra ha lo stesso diametro di quelle che esistono già (0,125 mm), ma è strutturata in modo da contenere 19 “core” paralleli, ognuno capace di trasportare informazioni a velocità pazzesche.
Naturalmente, non è bastato solo affiancare 19 corsie. Una delle sfide più grosse era mantenere la qualità del segnale su lunghe distanze. I segnali, come tutto, col tempo si affievoliscono. Per questo hanno progettato un sistema avanzato di amplificatori ottici, capaci di lavorare su più bande di frequenza contemporaneamente (la C-band e la L-band, per gli appassionati), senza creare interferenze.
Il test è stato fatto usando 19 “anelli ricircolanti”, ovvero una specie di percorso chiuso in cui i dati sono stati fatti girare più volte per simulare la distanza. Alla fine, i risultati hanno superato ogni aspettativa: non solo la velocità ha oltrepassato il fatidico petabit, ma è stato anche registrato un nuovo primato di capacità per chilometro, con ben 1,86 exabit al secondo per chilometro.
19 core in un capello
Ok, sì, è ancora una tecnologia sperimentale, non la vedremo nei nostri modem domani mattina. Ma il fatto che utilizzi fibre compatibili con le reti esistenti significa che, quando sarà il momento, potrà essere implementata senza dover scavare mezza città. E questo la rende molto più vicina di quanto sembri.
Rispetto ai precedenti esperimenti (che arrivavano a malapena a 63 km), qui si parla di un vero e proprio salto quantico. E il tutto è stato presentato all’OFC 2025, una delle conferenze più importanti al mondo sul futuro della comunicazione. In altre parole: non è fantascienza. È il futuro che bussa alla porta. E lo fa a una velocità spaventosa.