Secondo alcune immagini diventate virali sul web, la Russia sta abbattendo i droni militari ucraini con l’aiuto di un sistema laser cinese.
Dal video emerge che un drone prende fuoco e va fuori controllo subito dopo l’inserimento di alcuni comandi da parte del soldato. A distanza di poco tempo, viene mostrato un altro drone colpito probabilmente dallo stesso raggio laser. Tutto avviene rapidamente, il soldato nei veicolo dà il segnale e inizia la caccia ai droni ucraini, prontamente colpiti.
Un nuovo sistema laser per Putin? La Russia e il nuovo sistema anti droni di stampo cinese
Il filmato termina con segmenti di drone recuperati e segni di ustione che potrebbero essere indicativi. Gli esperti ancora non possono affermarlo con certezza, ma il dispositivo mostrato è simile ad un sistema che la Cina avrebbe fornito all’Iran. L’aspetto di questo sistema anti-droni richiama un’altra arma laser cinese, lo Shen Nung. “Il sistema russo osservato in servizio assomiglia molto al laser anti-drone cinese Shen Nung 3000/5000”, conferma l’analista Fabian Hinz.
In una rivista russa se ne parla come il sistema di difesa laser cinese a bassa quota che prende il nome di LASS. Ciò che accomuna tutte le ipotesi è l’origini di questi sistemi. LASS, ad esempio, è usato dalla polizia cinese. Tuttavia, la Cina non è l’unico Paese ad esserne fornito. Anche gli Stati Uniti ne possiedono una piccola quantità, pensata per inoltrare le posizioni delle navi e gestirle a diverse distanze. Sono dispositivi estremamente delicati, le cui limitazioni termiche possono anche comprometterne l’efficacia. Ricordiamo che sia Pechino che Teheran hanno fornito armi o tecnologie avanzate a Mosca nella guerra con l’Ucraina. L’adozione di questi sistemi laser da parte della Russia, dunque, potrebbe non essere così casuale. Anzi, non fa che confermare il supporto fornito dalla Cina e il suo netto schieramento.