Truffa e pericoli direttamente dal web: ecco il messaggio e-mail che frega le persone

Basta un testo in posta elettronica per rubare i dati personali, ecco la nuova truffa che in tanti hanno segnalato.

Truffa e pericoli direttamente dal web: ecco il messaggio e-mail che frega le persone

Una truffa può arrivare in qualsiasi momento, soprattutto quando l’utente è meno se lo aspetta. È questo il caso di un nuovo inganno che purtroppo in queste ore ha spopolato sul web, arrivando tramite le varie caselle di posta elettronica. Chiunque dovesse farci caso quindi deve evitare assolutamente di cliccare sui collegamenti presenti nel testo o di scaricare degli allegati: potrebbero tramutarsi in un incubo.

C’è una nuova truffa che sta mettendo in apprensione gli utenti: ecco come funziona

Purtroppo gli inganni che girano sul web non arrivano mai da soli, in quanto ci sono anche altri messaggi che potrebbero diventare improvvisamente pericolosi. Tra questi ecco infatti quelli provenienti dall’estero, i quali arrivano spessissimo in lingua madre ma talvolta anche tradotti. Avete mai sentito parlare di “carta vitale”? Bene, probabilmente no. Non fatevi incuriosire: si tratta di una truffa proveniente dalla Francia. Ecco il messaggio:

Gentile Signora, Gentile Signore,

La informiamo che deve procedere alla creazione della sua Carta Vitale, che sarà recapitata al suo domicilio entro 10 giorni lavorativi.

Questa carta le consente di ottenere il rimborso delle spese sanitarie. La invitiamo a conservarla con cura e a presentarla durante le visite mediche.

Per creare la sua Carta Vitale, o in caso di smarrimento o furto, la invitiamo a consultare il suo account personale sul sito ufficiale: www.ameli.fr, oppure a contattare la sua Cassa di Assicurazione Malattia.

Cordiali saluti,
Il team Ameli“.

Non si capisce bene quale sia lo scopo che questo messaggio finge di garantire agli utenti, ma è chiaro che si tratta di un inganno volto a raccogliere i dati personali delle povere vittime che ci cascano. Proprio a tal proposito il consiglio è sempre quello di non concederli, evitando dunque di cascare nel tranello. Nel caso in cui l’abbiate già fatto invece, vi consigliamo di contattare la polizia postale per segnalare l’accaduto.

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